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Premesso che:
con delibera della Giunta provinciale n. 63 del 22 gennaio 2021 è stato approvato l'accordo provinciale dei medici di medicina generale del 12 gennaio 2021 per l'effettuazione delle vaccinazioni contro il CoViD-19, come previsto dalle linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/CoViD-19, elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l'emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa, che richiama in particolare la previsione del possibile coinvolgimento dei medici di medicina generale nella somministrazione dei vaccini;
in particolare, ai commi 2 e 4 dell’art. 1 dell'accordo, si prevede che: “i medici effettuano le vaccinazioni ai propri assistiti secondo i criteri di priorità indicati dall'Azienda sanitaria. A tal fine l'Azienda trasmette a ciascun medico l’elenco nominativo degli assistiti da sottoporre a vaccinazione” ed è l'Azienda che fornisce ai medici la modulistica, compreso il consenso informato e le informazioni operative necessarie;
le fiale di vaccino AstraZeneca contengono 10 dosi che devono essere usate in un'unica seduta vaccinale. È impensabile, in questo momento di carenza di vaccini, pensare di sprecarne anche solo una dose. Per questo le sedute vaccinali prevedere un numero di persone che sia multiplo di 10;
le indicazioni che la Provincia ha fornito ai MMG prevedono che si parta con la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli/alle insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia. In subordine, nel caso in cui non vi siano tra gli assistiti/e persone rientranti in queste categorie (magari perché sopra i 55 anni, con comorbidità, appena guarite da CoViD-19,..) o queste siano insufficienti per raggiungere il numero di 10 persone per seduta vaccinale, il medico può inserire tra i destinatari insegnanti di scuole di altri ordini e gradi e appartenenti alle forze dell’ordine;
l'organizzazione di tali sedute vaccinali è tutta in capo ai singoli MMG ai quali la Provincia fornisce l'elenco dei soli assistiti/e che insegnano presso i nidi o le scuole dell’infanzia. Sta al singolo MMG contattarli e, nel caso in cui non raggiungesse il numero di 10 persone, pensare ad assistiti/e che rispondano agli altri requisiti (tra i 1500 assistiti il MMG deve ricordarsi quelli che insegnano o appartengono alle forze dell'ordine) o recuperare assistiti da altri colleghi. Ciò comporta un onere organizzativo insostenibile;
a causa di ciò, pare che dopo due settimane pochissimi medici di medicina generale, sui circa 350 che hanno dato la propria disponibilità, abbiano somministrato una singola fiala di vaccino ciascuno;
questa frammentazione organizzativa, delegata ai MMG per piccoli gruppi di assistiti, rischia di portare allo spreco di dosi nel momento del richiamo, perchè può succedere che chi deve fare la seconda dose possa essere impossibilitato o malato e diventerebbe difficile recuperare all'ultimo un/una sostituto/a.
Tutto ciò premesso:
CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E ALL’ASSESSORA
ALLA SALUTE DI SAPERE

1. perchè non si sia centralizzata l'organizzazione delle sedute vaccinali in modo da ridurre il carico burocratico a carico dei MMG, riducendo al minimo la possibilità di sprecare dosi di vaccino;
2. perché non si effettuino le vaccinazioni in centri vaccinali dedicati con spazi appropriati, dove sarebbe più facile anche gestire eventuali gravi reazioni anafilattiche, e dove potrebbero vaccinare anche i MMG;
3. quante dosi di vaccini AstraZeneca siano state somministrate ad oggi dai MMG.

PAOLO ZANELLA
Gruppo consiliare FUTURA