Lavoro straordinario sempre più richiesto per mancanza di personale, stipendi troppo bassi, rischio di aggressioni, una presa in carico del paziente che va dalla parte burocratica a quella sanitaria: sono questi alcuni dei temi emersi dall’incontro nazionale degli infermieri aderenti alla Cgil, che chiedono una giusta valutazione delle loro professionalità e il riconoscimento delle nuove competenze messe in campo.
La categoria si è confrontata sulle esigenze che caratterizzano la professione da anni e che, con la Pandemia, sono emerse con maggiore forza. Gli infermieri chiedono che i percorsi di carriera tengano conto del fatto che il mestiere è cambiato, necessita di nuove competenze, più responsabilità e formazione costante. Sul piano economico vanno previste, anche in Trentino, risorse dedicate per gli infermieri specialisti ed esperti, senza dimenticare anche le indennità per le altre professioni.
Parlando di temi attuali, gli infermieri hanno accettato moltissime richieste per far fronte all’emergenza, spesso mettendo a rischio anche la propria salute. Ma soprattutto, come spiegano Gianna Colle, Marco Cont e il segretario generale di Fp Cgil Luigi Diaspro: «Hanno la piena responsabilità sul paziente. All’infermiere è richiesta la totale presa in carico, dall’esecuzione della tecnica al seguire tutto l’iter, fino all’esito degli esami e perfino alle operazioni di dimissione».
Ci sono poi anche altri argomenti molto importanti: al pari di quanto avviene per tutta la popolazione, anche gli infermieri riscontrano un aumento dell’età media. Questo, sommato a turni notturni svolti sempre più spesso con un solo professionista a cui vengono delegati ampi reparti, rappresenta un rischio. Per questo gli infermieri chiedono di poter scegliere, compiuti i 55 anni, l’esonero volontario dal servizio notturno. Chiedono anche che, per la somministrazione di terapie particolarmente delicate, si preveda strutturalmente e obbligatoriamente la tecnica del doppio controllo: a completa garanzia della salute del paziente.
«Le mancate assunzioni di personale non devono ricadere sugli infermieri, che cedono alle proposte aziendali concedendosi a ore di straordinario, prestazioni orarie aggiuntive, assistenza alla libera professione. È ora di rivedere il sistema delle indennità e, ancora di più, è indispensabile incrementare gli stipendi a partire dal prossimo rinnovo contrattuale. A livello trentino servono, più di tutto, assunzioni stabili e rispondenti ai fabbisogni reali».
Ufficio stampa FP-Cgil
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