Circa la grave e improvvisa decisione governativa sulla chiusura degli impianti sciistici, la dirigente di Fratelli d'Italia di Trento Francesca Barbacovi ha dichiarato:
"È preoccupante la scelta improvvisa di far rientrare il Trentino in zona arancione. Secondo l ' Europa rientriamo tra i peggiori riguardo alla circolazione del virus, quindi Roma ci impone di diventare zona arancione ed improvvisamente ci ritroviamo con un Rt schizzato nel giro di pochissimi giorni proprio a ridosso delle aperture delle piste da sci e di tutto l' indotto turistico che già si era preparato .
È improbabile trasmettersi un virus mentre si scia, come lo è se vengono rispettati dei protocolli di sicurezza per gli impianti di risalita, lo stesso vale per rifugi, bar e ristoranti.
Quando capiranno che certe restrizioni non servono a bloccare la circolazione del virus ?
Ci sono supermercati e superstore dove spesso la gente si ammassa davanti agli scaffali, in tal caso non esiste una diffusione del virus ?
È ora di finirla di penalizzare le nostre piccole imprese locali. Ogni scelta imposta dal Governo Nazionale è sempre a favore delle multinazionali e delle grandi catene alle quali tutto è concesso.
Credo sarebbe ora che la nostra Provincia Autonoma si faccia valere maggiormente intervenendo pesantemente nei confronti di ciò che viene imposto da Roma, considerando soprattutto la gravità in cui si trova il nostro settore turistico e tutto il suo l'indotto dato che non tutti percepiranno i dovuti indennizzi .
Le attività presenti in zona turistica vanno maggiormente tutelate, in particolar modo tutto il settore della ristorazione, abolendo o dimezzando le imposte locali ormai diventate superiori agli incassi. Un 'altra categoria dimenticata dal Governo Nazionale è quello dei maestri di sci, essi non hanno ricevuto nessun ristoro e con una perdita di fatturato già superiore al 50% è ora che anche loro abbiano il diritto a dei risarcimenti.
Nonostante la situazione economica drammatica da parte delle attività viene richiesta la possibilità di poter lavorare più che ottenere dei ristori: ciò contraddistingue la nostra imprenditoria italiana, rispetto al resto del mondo, per la voglia e la capacità di rimettersi in gioco anche nei periodi più bui .
Inoltre da tempo viene ribadito più volte che l'aumento dei contagi è dovuto alla riapertura delle scuole. È comprensibile che non sia facile far rispettare le normative anti Covid a tutti gli adolescenti, sono sempre dei ragazzi, può succedere che anche involontariamente abbassino la guardia come a volte capita anche agli adulti.
Emerge che all'interno degli istituti le regole vengano rispettate , è probabile che i contagi avvengano al di fuori dalla scuola ,tra ragazzi che si fermano per strada a parlare senza mantenere le distanze, abbassandosi la mascherina o sui mezzi pubblici, talvolta ancora stipati nelle ore di punta, con la conseguenza che, in un secondo momento il virus si diffonda nelle scuole, il che è diverso dal fatto che sia colpa della scuola. Non vogliamo mettere in discussione che non sia una situazione facile da gestire, ma in tutto ciò molti si domandano perché ci si ostini a far chiudere bar, ristoranti e attività."
ha così concluso Barbacovi:
" Se anche per i prossimi mesi si vorrà continuare a imporre alle attività un continuo apri e chiudi sarebbe ora di avere delle risposte concrete da chi ci governa, altrimenti vengano subito abolite certe chiusure forzate nel nome di chi dietro a quelle attività ci vive ".
Ufficio stampa Fratelli d'Italia
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