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Colgo con grande soddisfazione il buon esito del disegno di legge a firma Ghezzi/Coppola, che prevede l'introduzione dell'assegno di autodeterminazione per le donne che hanno subìto violenza, discusso e votato in Consiglio provinciale oggi, 3 febbraio 2021, dopo un' attenta disamina nella commissione competente e gli autorevoli pareri delle molte associazioni audite e della Commissione provinciale alle Pari Opportunità.
Un disegno di legge di grande valore che ha come obiettivo principale quello di garantire un supporto economico alle donne vittime di violenza, posto che le leggi provinciali prevedono già interventi per quanto attiene la disponibilità di alloggi di edilizia abitativa pubblica. È molto importante garantire una effettiva indipendenza con un assegno di autodeterminazione e la dignità del vivere quotidiano in una ritrovata serenità in alloggi di edilizia pubblica. Ciò dopo che la rete di sostegno ha reso le vittime più sicure e libere da abusi e vessazioni. In Italia l'ISTAT informa che il 31,5 per cento delle donne tra i 16 e i 70 anni di età subisce nel corso della vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 2020, anche a causa della pandemia, sancisce purtroppo un aumento delle violenze casalinghe anche a causa della convivenza forzata e della difficoltà a ricorrere alle strutture di sostegno e alle forze dell'ordine. Ma lo scopo di questo disegno di legge è proprio quello di garantire una vita oltre il dolore e l'umiliazione, sostenendo le donne nella prima fase della loro ritrovata autonomia. Da sole o con i loro figli. Quindi, dopo la messa in sicurezza da partner violenti in alloggi protetti nella fase emergenziale, vanno garantiti supporti economici e abitativi, se pure col carattere della temporaneità, in vista di una piena autonomia. È importante che ciò avvenga anche solo sulla base dei percorsi intrapresi presso i servizi antiviolenza accreditati e non solo nei casi di denunce che per tante donne, e per molteplici ragioni, rappresentano un ostacolo insormontabile. Così si viene davvero incontro a tutte le donne violate. Il fatto che l'assessora competente Stefania Segnana, che ringrazio, abbia accettato questo passaggio e che il Consiglio provinciale abbia fatto suo questo disegno di legge è un momento importante nel riconoscimento e nella presa in carico anche istituzionale del tema della violenza di genere. Purtroppo presente anche nel nostro Trentino.

Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde