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Dall'azienda farmaceutica Pfizer arriva una nuova frenata nella consegna dei vaccini destinati all'Italia: ieri la società ha consegnato nel nostro Paese circa 103mila dosi delle 397mila previste per questa settimana, dopo il taglio di 165mila deciso venerdì. Ora un nuovo inaspettato cambio di programma: oggi arriveranno solo 53.820 dosi e solo mercoledì le restanti 241mila. La comunicazione è stata data dalla Pfizer alle 17 di ieri agli uffici del Commissario spiegando che il ritardo è dovuto al nuovo piano di distribuzione per le prossime settimane. Per far fronte alla nuova situazione oggi ci sarà una riunione convocata dal governo con le Regioni. Alcune Regioni hanno già scritto al commissario chiedendo un intervento e una delle ipotesi sul tavolo è quella di mettere a punto una sorta di meccanismo di solidarietà in base al quale chi ha più dosi nei magazzini le cederebbe alle regioni che ne hanno meno e devono fare i richiami.

Il Trentino è stato molto penalizzato dal taglio delle dosi. Su 5850 dosi previste questa settimana ne arriveranno solo 2340, con una riduzione del 60 per cento.

Il ritardo potrebbe dunque pesare anche nella nostra provincia sull'avvio della fase 2 della campagna, nella quale la priorità per l'immunizzazione dovrebbe essere garantita innanzitutto ad anziani over-80 e poi via via al resto della popolazione.

La Provincia di Trento pare abbia scritto alla Pfizer chiedendo conto dei criteri utilizzati per la definizione delle dosi da consegnare e perché il Trentino sia tra le regioni che ne hanno ricevute di meno.

Ora si attende il 29 gennaio prossimo quando dovrebbe essere autorizzata la distribuzione del vaccino AstraZeneca, che comporta procedure più semplificate per la conservazione e richiede una sola dose.

Dopo l'arrivo in Trentino delle prime dosi del vaccino Moderna, pare che altre non ne siano in arrivo.

Ci si chiede se, come ci si può rivolgere direttamente alla Pfizer per avere delle informazioni, se non si possa contattare direttamente la Moderna per acquistare con i fondi provinciali delle dosi di vaccino per colmare il vuoto lasciato momentaneamente dalla Pfizer.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

se non ritenga, facendo leva sulla autonomia del nostro territorio, che come è noto non riceve finanziamenti per il fondo sanitario provinciale che è supportato dalla tasse pagate dalla popolazione trentina, avviare una trattativa diretta con la Moderna per ricevere una congrua fornitura di vaccino che copra il vuoto lasciato momentaneamente dalla Pfizer.

Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale

Gruppo Misto/Europa Verde