Il consigliere Pietro De Godenz esprime piena soddisfazione per l'approvazione di due suoi ordini del giorno dedicati all'altopiano di Pinè. Con l'odg numero 28 ha richiesto e ottenuto l'impegno della Giunta, con una lieve modifica al suo dispositivo "a valutare urgentemente la progettazione e la possibile realizzazione di una tratta stradale tra Montesover e Valfloriana, approfondendo in primis la fattibilità geologica e idrogeologica al fine di realizzare un collegamento strategico che riduca le distanze, dando slancio alle stagionalità turistiche e migliorando le connessioni tra il pinetano, le valli di Cembra, Fiemme e Fassa in vista anche dell’evento olimpico 2026." Questo odg, sottoscritto anche dal collega Cavada, è stato approvato all'unanimità.
L'odg numero 56, invece, verteva sull'Ice Rink Pinè, realtà importantissima della zona legata agli sport invernali e assai sentita dalla comunità, e impegna la Giunta - dispositivo come emendato - "a confermare, presso il Consiglio Olimpico Congiunto, Baselga di Pinè come luogo di gara olimpica per il 2026 e a proporre al Consiglio Olimpico Congiunto le soluzioni che, nell'ottica di assegnazione olimpica, permettano di realizzare un impianto sportivo che garantisca anche gli aspetti di sostenibilità, non solo come fucina per gli atleti, ma anche da un punto di vista economico e gestionale nel periodo post olimpico." L'odg è stato approvato ad ampia maggioranza (2 astenuti).
"Considero le due approvazioni un positivo e concreto passo avanti" ha spiegato il consigliere De Godenz a margine "poiché, al di là dei tecnicismi e dei cambi nei dispositivi degli odg, entrambe saranno veramente utili sia per i residenti che per gli ospiti che ogni anno raggiungono le nostri valli. Ricordiamo che è appena nata una nuova APT che vede l'unione di Fiemme, Cembra e del Pinetano. Una nuova strada più sicura ed un ICE Rink rinnovato permetteranno all'altopiano di Pinè in particolare e anche ai territori vicini e che condividono con lo stesso percorsi e interessi economici, turistici e sociali, di affrontare al top e vincere la sfida delle Olimpiadi 2026, inoltre, al termine dell'evento, rimarranno intatti i benefici che serviranno, pro futuro, per migliorare e incrementare i risultati delle stagioni turistiche, a partire dall'invernale che oggi nel pinetano fatica molto a svilupparsi, e la conduzione quotidiana della vita e degli spostamenti delle cittadine e dei cittadini, inter-valle e verso importanti servizi, quali, ad esempio, l'ospedale di Cavalese."
"La strada nuova tra Montesover e Valfloriana, di cui si parla fin dagli anni 70 del novecento, e un ICE RINK rinnovato e potenziato saranno quindi, ne sono certo, le vere e utili basi su cui impostare il futuro del pinetano, migliorando nel contempo i collegamenti verso Cembra e Fiemme - e i suoi impianti di risalita - e farlo aumentando la sicurezza degli spostamenti." "E' per tali ragioni che sono davvero soddisfatto" ha concluso De Godenz, ringraziando anche gli amministratori locali del pinetano e i colleghi consiglieri provinciali che con lui hanno riconosciuto l'importanza di questi due interventi e ne hanno reso possibile lo sviluppo con il loro voto positivo.
Sotto si riporta, testo completo degli odg come emendati e approvati
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO n. 28
Disegno di legge 10 novembre 2020 n.74 “Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2021”; disegno di legge 10 novembre 2020 n.75 “Legge di stabilità provinciale 2021”; disegno di legge 10 novembre 2020 n.76 “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2021-2023”.
E’ recentemente tornata attuale, grazie anche ad una specifica missiva indirizzata all'attenzione del Presidente Fugatti da amministratori delle Valli di Cembra e da alcuni consiglieri provinciali - esponenti sia della maggioranza che della minoranza in Consiglio provinciale - la discussione relativa alla possibilità di realizzare un collegamento viabilistico che congiunga Montesover a Valfloriana.
Nello specifico, il percorso stradale andrebbe a collegare l'ultimo tratto dello SP83, dal bivio di Maso Sveseri in direzione Montesover a un punto della SP71 tra la frazione di Piscine e quella di Casatta.
Tale soluzione, lunga all’incirca 5 chilometri, era già stata prevista nel progetto originario della strada provinciale 83 risalente addirittura agli anni 70 del secolo scorso e assume oggi nuova importanza grazie sia all’eccezionale occasione dello olimpiadi 2026 che alla nuova definizione delle APT, secondo la quale l’altopiano di Pinè, Cembra e Fiemme sono unificate in un'unica azienda – senza scordare l'importante rapporto e le sinergie con Fassa.
La realizzazione in oggetto, infatti, andrebbe a garantire un collegamento davvero più rapido e, soprattutto, sicuro, tra Pinè e Fiemme, considerando che l'attuale percorso, oltre ad essere molto tortuoso, obbliga attualmente ad affrontare una deviazione in forte pendenza (fino al 18%)la quale, soprattutto in inverno, costituisce fonte di pericolo per tutti i mezzi che vi transitano, pesanti e non.
Senza subbio, inoltre, si andrebbe a rispondere in modo positivo ad una richiesta avanzata anni fa dai territori al fine di andare incontro non solo alle esigenze del turismo – per il quale la nuova strada, assieme alla sistemazione totale dell’Ice Rink Pinè in chiave 2026, sarebbe un valido supporto atto a sostenere il prolungamento e il rafforzamento della stagione invernale nei territori coinvolti attualmente molto debole o inesistente (il pinetano in particolare potrebbe trovare un collegamento con le stazioni sciistiche di Fiemme) – ma anche degli abitanti locali, potendo andare a soddisfare, in seguito ad una corretta rimodulazione dei trasporti che comprenda cadenzamento delle corse e uso di BRT, le esigenze di pendolari e studenti oltre che rendere più agevole il raggiungimento dell'ospedale di Cavalese.
Per tali ragioni, visto l'articolo 14 (misure per il finanziamento di investimenti strategici) del ddl n.74 e utilizzando gli stanziamenti previsti sulla corrispondente missione
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale (DISPOSITIVO EMENDATO)
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO n. 56
Disegno di legge 10 novembre 2020 n.74 “Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2021”; disegno di legge 10 novembre 2020 n.75 “Legge di stabilità provinciale 2021”; disegno di legge 10 novembre 2020 n.76 “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2021-2023”.
Nelle scorse settimane è tornata fortemente in auge la discussione riferita all'opportunità di investire 37 milioni di euro per trasformare lo stadio del ghiaccio di Miola di Pinè e l'anello esterno in una struttura "a cinque cerchi", ossia pronta per ospitare le gare di pattinaggio velocità delle Olimpiadi invernali 2026.
Baselga e i suoi abitanti hanno da sempre un rapporto speciale con le attività sportive legate al ghiaccio e l’ice Rink di Pinè è molto più di un palazzetto sportivo. Esso è il cuore di una intera comunità, capace di raccogliere attorno a sé migliaia di appassionati: atleti, amatori, adulti e, soprattutto, centinaia e centinaia di giovani, tutti attivi nelle associazioni sportive o come volontari delle varie manifestazioni. Questo si configura come un valore aggiunto fondamentale, la differenza tra il vivere lo sport 365 giorni l'anno come esperienza di crescita e sviluppo e considerare invece solo un evento in sé il quale, per quanto importante, una volta finito e se attivato in un luogo privo di reti, partecipazione e coinvolgimento dei suoi abitanti, rischia di lasciare vuoti sociali e debiti onerosi. Esempi in tal senso ve ne sono molti e confermano come il “fare sport” con successo, costruendo vivai e appassionando ragazze e ragazzi in alcuni casi fino a farli diventare campioni – e questo è certamente il caso del pinetano, così come, per altre discipline invernali (e non solo) delle valli di Fiemme e Fassa – sia il frutto di un impegno di anni e anni, portato avanti da attori diversi: amministratori, appassionati, cittadini, volontari, associazioni; Addetti ai lavori e conoscitori dello sport sanno che non è sufficiente costruire un palazzetto o uno stadio e poi lasciarlo lì, abbandonato a se stesso. E’ necessario edificarlo nel luogo giusto, dove quel tipo di sport, nel nostro caso specifico il pattinaggio e le attività legate al ghiaccio, siano sentiti e presenti nel cuore dei suoi abitanti. Tale punto di vista è stato supportato anche dai vertici della FISG i quali, ancora nel 2019 tramite una accorata lettera ai referenti del mondo sportivo provinciale e nazionale firmata dal Presidente Paolo Deville, spiegavano quanto fosse importante continuare a mantenere e, anzi, rilanciare le strutture e le attività legate al ghiaccio nel pinetano. Baselga di Pinè ha infatti una lunghissima tradizione nel pattinaggio che trova le sue radici nell'immediato dopoguerra e che non si è mai fermata. Ha portato a pattinare migliaia di persone, spesso giovanissime, e continua a farlo, svolgendo una preziosa funzione educativa e di approccio allo sport.
Una situazione ideale che non sarebbe possibile in nessun altro luogo sia in Trentino che in Italia e che si configura come una piccola fabbrica di campioni della specialità, considerato che a Pinè sono cresciuti o si sono allenati quasi tutti gli atleti che hanno saputo regalare medaglie olimpiche e mondiali all'Italia, fermo restando tutte le difficoltà che gli stessi incontrano a causa di una struttura che abbisogna di interventi di manutenzione. L'impianto presenta numeri importanti, rimanendo aperto 280 giorni all'anno e ricevendo decine di migliaia di utenti, dei quali ben il 65% ha meno di 18 anni.
Risulta quindi facilmente capibile come spostare gli eventi olimpici del pattinaggio altrove – a Milano, Torino o in qualsiasi altro luogo - mai, o molto difficilmente, potrebbe portare agli stessi risultati, mancando il radicamento di un’intera comunità al “suo” sport e alle attività a esso collegate.
Va inoltre considerato come, se veramente il Trentino desidera che i Giochi olimpici del 2026 portino a vantaggi sociali oltreché sportivi, Baselga sia allora il luogo migliore da scegliere perché, pur essendo un piccolo paese di 4.500 anime, racchiude in sé passione, tradizione e competenze tali da poter assicurare un evento olimpico all'altezza delle aspettative mondiali e un avvenire certo al futuro sportivo e sociale del territorio che lo ospita.
Alla luce di quanto sopra espresso investire nella sistemazione dell’ICE RINK Pinè, dando alle discipline che in esso si praticano e agli appassionati di ogni età e livello prospettive ottimali per il futuro , si configura come un elemento cruciale – in chiave olimpica ma non solo – e, per tali ragioni, visto l'articolo 14 (misure per il finanziamento di investimenti strategici) del ddl n.74 e utilizzando gli stanziamenti previsti sulla corrispondente missione
NOTA: i paragrafi 5, 6 e 7 della premessa sopra riportata sono cancellati e sostituiti dal testo seguente:
con riferimento al dossier di candidatura olimpica e agli Host City Contract successivamente sottoscritto con il CIO, spetta al Consiglio Olimpico Congiunto assumere le decisioni strategiche circa l'evento olimpico del 2026, così come al Comitato Organizzatore (Fondazione Milano Cortina 2026) ne spetta l'organizzazione. In sede di costituzione della citata fondazione è stato previsto che eventuali spostamenti di sedi di gara definite in sede di candidatura, possano avvenire solo con il parere favorevole del legale rappresentante del territorio originariamente previsto."
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale
DISPOSITIVO EMENDATO
1. a confermare, presso il Consiglio Olimpico Congiunto, Baselga di Pinè come luogo di gara olimpica per il 2026.
2. a proporre al Consiglio Olimpico Congiunto le soluzioni che, nell'ottica di assegnazione olimpica, permettano di realizzare un impianto sportivo che garantisca anche gli aspetti di sostenibilità, non solo come fucina per gli atleti, ma anche da un punto di vista economico e gestionale nel periodo post olimpico.
- cons. Pietro De Godenz -
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