Alla vigilia della Giornata della Carità (domenica 13), la Diocesi di Trento presenta un bilancio delle iniziative solidali, dall’accoglienza dei senza dimora all’attività di inFondo Speranza e dei Cedas. Più di 70 giovani hanno risposto all’appello del vescovo Tisi. 8xmille caritativo: distribuito poco meno di 1 milione di euro.
Domenica 13 dicembre, terza d’Avvento, la Diocesi di Trento propone la Giornata della Carità. “Un’occasione – hanno ricordato questa mattina in conferenza stampa a Trento nella sede Cedas (Centro di ascolto) l’arcivescovo Lauro Tisi e il Referente Caritas Alessandro Martinelli – per ribadire che la carità, ovvero il sentirsi prossimi, non è appannaggio di un gruppo, fosse pure la stessa Caritas, ma una dimensione appartenente alla Chiesa: il modo più autentico, per ogni credente, di attuare il Vangelo”. “C’è un dolore impressionante – nota don Lauro riferendosi alla recrudescenza della pandemia – un dolore non narrato, ma che ha mille sfaccettature: gli ammalati, chi perde il lavoro, le persone sole. Serve creatività, innovazione, lasciarsi provocare da quello che sta succedendo”.
Oltre alla sensibilizzazione nelle s. Messe in tutte le comunità sul territorio, un momento di animazione particolare si avrà a Riva del Garda, nell’Eucarestia delle 10.30 in Santa Maria Assunta, anche per documentare lo sforzo della locale Caritas cresciuto in modo esponenziale negli ultimi mesi. Alle ore 18 di domenica, tutta la comunità diocesana è quindi invitata ad accendere una lampada a una finestra, a cominciare dal palazzo di Curia: un piccolo segno di speranza e di condivisione con tutti, per rendere visibile “l’esserci” in questo momento così complesso e sospeso.
Sul canale YouTube del Servizio Comunicazione della Diocesi alle 18 di domenica andrà in onda un video con l’accensione simbolica della luce e una preghiera guidata da don Cristiano Bettega, delegato dell’Area Testimonianza e Impegno sociale.
Accoglienza invernale, apre anche Villa S. Nicolò
Caritas e Fondazione Comunità Solidale continuano il loro servizio di accoglienza anche nei confronti di chi non ha casa. Se nella realtà quotidiana le case di accoglienza di Trento e Rovereto, sempre in rete grazie all’apporto del Tavolo inclusione provinciale, continuano la loro azione di ospitalità, quest’anno la Diocesi ha scelto di intervenire con una nuova accoglienza, presso Villa San Nicolò, per garantire ospitalità ad una quindicina di persone senza dimora, in particolare richiedenti protezione internazionale, che per alcuni mesi potranno trovare un nuovo spazio di vita.
Passi di prossimità, 70 giovani rispondono all’appello
Domenica 29 novembre, prima d’Avvento, l’arcivescovo Lauro lanciava un appello ai giovani a compiere “Passi di prossimità” chiedendo loro di mettersi a servizio della comunità, soprattutto nelle sue fasce più fragili. All’appello hanno risposto in tanti, oltre settanta persone da tutto il Trentino, offrendosi in tempi e in modi diversi per servizi di ascolto, di aiuto concreto, di accompagnamento. Si tratta di un segno davvero importante, che testimonia come la volontà di rendersi prossimi, come richiama il titolo dell’iniziativa, non manca mai. Da parte del vescovo Lauro un grazie convinto ai giovani (“Il meglio lo troviamo nei giovani e nella loro capacità di empatia”), e l’incoraggiamento ad intraprendere uno stile di servizio e di vicinanza sociale, in grado di proseguire ben oltre questo difficile tempo di pandemia.
L’attività dei Cedas e l’aiuto di inFondo Speranza
Le persone incontrate solo dai Cedas di Trento e Rovereto nel corso del 2020 (da gennaio a fine ottobre) sono state 910, per un totale di circa 3.900 interventi, tra accoglienza, ascolto, servizio viveri e vestiario. Solamente a Trento sono state consegnate 3.169 borse spesa e buoni acquisto in gran parte donati da enti, associazioni e privati. Sul resto del territorio sono presenti 44 punti di ascolto e di servizio Caritas, che complessivamente quest’anno hanno raggiunto oltre un migliaio di persone, fornendo, soprattutto grazie ai volontari, ascolto, accompagnamento e beni di prima necessità.
Sono invece complessivamente 536 le persone aiutate in questi mesi di pandemia dalla Diocesi attraverso il fondo solidale straordinario “InFondo speranza”, avviato ai primi di luglio per sostenere singoli e nuclei familiari alle prese con le conseguenze socio-economiche dell’emergenza sanitaria. “InFondo speranza” (affiancato al Fondo di Solidarietà già attivo da anni a Rovereto) è rivolto in particolare a disoccupati, lavoratori precari e lavoratori autonomi che a causa dell’ondata Coronavirus abbiano subito l’interruzione delle attività. Per loro il fondo solidale prevede un sostegno, a fondo perduto, fino ad un massimo di € 2.500. I riferimenti sono le parrocchie sul territorio.
8xmille caritativo, ecco le destinazioni
Come ogni anno, in occasione della Giornata della carità, la Diocesi rende nota la destinazione dei fondi dell’8xmille caritativo che nel 2020 ammonta complessivamente a poco più di 975 mila euro. La parte più consistente va a sostenere l’attività di Fondazione Comunità Solidale e Caritas. Di seguito le realtà e i progetti finanziati:
Ente importo versato 2020 breve descrizione dell'attività/progetto
1 Fondazione Comunità Solidale € 600.000,00 Sostegno di attività ordinarie e straordinarie nelle case di accoglienza per persone senza dimora, di progetti per l'accompagnamento di persone sole in diversi alloggi sull’intero territorio, di accoglienza straordinaria per emergenze, di progetti di relazione solidale, di ospitalità di richiedenti protezione internazionale.
2 Arcidiocesi di Trento - Caritas diocesana € 276.399,07 Sostegno delle attività ordinarie e straordinarie legate ai Centri di Ascolto, accompagnamento e sostegno delle attività sul territorio diocesano, progetti di formazione e di sensibilizzazione, di aiuto alla realtà carceraria, interventi in situazioni di emergenza locale, nazionale o internazionale.
3 Consultorio Familiare Ucipem - Trento € 30.000,00 Sperimentazione di attività accompagnate per genitori con i propri figli, fuori dal contesto del Consultorio, ad esempio i "laboratori del fare". I percorsi sono accompagnati da psicologi.
4 Carcere di Trento € 20.000,00 Sostegno all'attività ordinaria del Cappellano del carcere: colloqui quotidiani con le persone detenute e distribuzione di beni di primissima necessità. Organizzazione di laboratori all'interno del carcere con il coinvolgimento attivo di gruppi giovanili di ambito ecclesiale.
5 Casa Tridentina della Giovane ACISJF - Trento € 18.000,00 Intervento di manutenzione straordinaria e cambio arredi nella struttura di Via Prepositura a Trento.
6 Banco Alimentare del Trentino Alto Adige - Trento € 15.000,00 Aiuto a sostenere costi vivi per la realizzazione dell'attività ordinaria di raccolta ed immagazzinamento cibo a favore di enti e organizzazioni che si occupano di persone in difficoltà.
7 Associazione Trentina Nuovi Orizzonti onlus - Trento € 10.000,00 Sostegno nelle attività di accoglienza nelle Comunità di reinserimento socio-lavorativo e Foresteria Sociale
8 Casa Accoglienza alla Vita "Padre Angelo" € 6.000,00 Attivazione sportello pedagogico settimanale con un professionista per supporto alla genitorialità delle mamme accolte nelle strutture.
tot € 975.399,07
Ufficio stampa Arcidiocesi di Trento
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