Oggi, in Consiglio Provinciale informativa su emergenza Covid.
Ho posto alcune domande all'assessora Segnana: ecco le risposte e in particolare le NON RISPOSTE.
1. Sono previsti tamponi ogni settimana agli operatori delle Rsa. Ci sono molte segnalazioni che l’esito del tampone arriva 3 o 4 giorni (anche di più per alcune) dopo l’effettuazione.
Questo perché l’informazione sull’esito viene passata dai laboratori al centro covid il quale poi la comunica alle Rsa. Nel frattempo l’operatore (magari poi positivo) continua a lavorare con i rischi del caso. Forse meglio modificare la procedura per guadagnare tempo?
La risposta é stata che i tempi medi rilevati sono di 1,7 giorni ma che in effetti ci sono state alcune segnalazioni anche in assessorato di tempi più lunghi e che quindi tale aspetto deve essere attenzionato.
2. Questione numero tamponi e numero positivi. Vero che il ministero non prevede comunicazione dei positivi accertati con test antigenici. Ma il ministero prevede che la positività di un test antigenico sia poi confermata da tampone molecolare. In Alto Adige per esempio fanno cosi’ e i positivi quindi entrano nel numero del totale. Questo in Trentino pare che non avvenga. Siccome è meglio avere dati precisi sarebbe bene fornire il dato di quanti tamponi molecolari si fanno ai positivi da test antigenico. Questo dato farebbe chiarezza.
Nessuna risposta.
3 Questione ricoveri e decessi. Nonostante in Trentino secondo i dati ufficiali ci siano meno positivi il numero di decessi e di ricoveri è molto alto (anche in confronto ad altre realtà).
Anche nella prima fase della pandemia è stato così. Sarebbe utile poter conoscere quali sono gli approfondimenti in tal senso e quali siano le valutazioni delle autorità sanitarie.
Nessuna risposta.
4 Questione USCA. Le unità speciali di continuità assistenziale (13 medici in Trentino) dovrebbero fare assistenza a domicilio ai malati di covid per sgravare i medici di medicina generale. Pare che in realtà siano utilizzati solo per effettuare tamponi.
La risposta è stata che sono alle dipendenze dirette della centrale Covid e che alcuni di questi operano al centro sanitario di Mezzolombardo (quindi non a domicilio….)
5 Questione permesso negato a sanitari trentini che volevano raccogliere la richiesta aiuto della Croce Bianca di Bolzano per il test a tutta la popolazione che verrà fatto. L'Azienda sanitaria trentina ha negato l'autorizzazione perché ci vuole una convenzione.
Ha risposto il Presidente Fugatti dicendo che non è il caso di fare polemiche politiche visto che Alto Adige non ha chiesto nulla.
Ho replicato che non sono polemiche e che non si deve sentire sempre accusato, ma che basterebbe dire oggi (e il presidente Fugatti avrebbe fatto meglio a farlo) che chi vuole andare (ovviamente se libero dal lavoro qui) ad aiutare può andare (la convenzione si fa in un minuto) superando quindi la “rigidità” dei tecnici che hanno negato autorizzazione.
Sarebbe questo un bel segno ed abbiamo bisogno anche di qualche bel “segno”.
Cons. Ugo Rossi
PATT
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