Il consigliere De Godenz ha depositato la scorsa settimana una puntuale mozione dedicata al trilinguismo e in particolare alle attività di accostamento linguistico nelle scuole materne e negli asili nido provinciali che attualmente aderiscono al progetto “Gil-Growing In Languages” destinato a concludersi con la fine di dicembre di quest'anno se la Provincia Autonoma di Trento non deciderà di attivarsi in merito.
"Desta molta preoccupazione" ha introdotto il consigliere nella mozione "anche tra gli insegnanti delle scuole materne e asili nido della Provincia di Trento, la notizia riportata in questi giorni dalla stampa per il mancato rinnovo del bando europeo da parte della Giunta provinciale del progetto “Gil-Growing In Languages” che prevedeva l’accostamento linguistico negli asili nido e nelle scuole materne e che andrà a scomparire con il 31 dicembre 2020."
"Infatti" continua il testo "dal 2015 nelle scuole materne del trentino è partita la sperimentazione per l’accostamento dei bambini alle lingue straniere, così come previsto dal Piano Trentino Trilingue 2015-2020;con questo progetto si è andati a favorire l’approccio alle lingue straniere già a partire dalla prima infanzia con grandi risultati, infatti hanno aderito circa 100 scuole tra materne e asili nido coinvolgendo circa 5.000 bambini, scegliendo di accostare alla lingua italiana l’insegnamento dell’inglese o del tedesco allo scopo di familiarizzare con i suoni di una nuova lingua. Il confronto con le lingue straniere nella età precoce è molto importante in quanto favorisce l’apertura del bambino ad altri modi di comunicare, stimolando le competenze cognitive, sociali ed espressive. Nelle fasi di apprendimento i bambini vengono coinvolti in giochi, con l’utilizzo anche di canzoni e rime, che aiutano ad acquisire la conoscenza della lingua straniera con semplicità e metodo.Utilizzando quindi colori, numeri, alimenti, momenti della giornata, semplici azioni quotidiane e animali gli educatori coinvolti, affiancati dagli insegnanti, consolidano le nozioni creando così delle conoscenze che rimarranno poi impresse nella memoria dei bambini e che serviranno in futuro per affrontare al meglio l’apprendimento delle lingue alle scuole primarie."
De Godenz ha inoltre sottolineato come gli educatori coinvolti in affiancamento al normale personale docente delle scuole materne (circa 75 lavoratori) siano in possesso di Certificazione linguistica C1 o madrelingua e facciano parte di una cooperativa esterna risultata la vincitrice del bando; Al fine della loro preparazione gli stessi devono partecipare a una apposita formazione linguistica e metodologica per mettere in atto le azioni in lingua più adatte ai bambini di fascia di età 0-3 e 3-6 e agli obiettivi di accostamento a più lingue.
"Non posso che condividere" spiega il consigliere "le parole espresse dal portavoce del gruppo di educatori Simone Zuccatti che ha spiegato come oltre a dare competenze ai bimbi, un percorso di accostamento linguistico insegna loro anche il valore dell’inclusione e mostra come non sia una differenza di lingua a renderci diversi ma, anzi, come la stessa possa anche favorire la comunicazione tra loro”.
Pertanto il consigliere ha deciso, essendo venuto a conoscenza (come riportato anche dalla stampa) della possibile intenzione da parte della Provincia di proseguire tali percorsi utilizzando il personale delle scuole materne con formazione specifica - evenienza che tra l'altro pare spaventare non poco il corpo docente delle stesse a causa delle carenze d'organico e per le difficoltà di coniugare la normale didattica con l'insegnamento delle lingue straniere, e lasciando, quindi, senza lavoro circa 75 persone attualmente impegnate - di richiedere l'impegno della Giunta a: garantire il proseguimento dopo il 31/12/2020 delle attività di accostamento linguistico nelle scuole materne e asili nido che attualmente aderiscono al progetto, considerare la possibilità di prorogare il rapporto in essere con le cooperative che gestiscono l’attività di accostamento linguistico nelle scuole materne e asili nido e, ultimo ma non per importanza, considerare la possibilità di accedere ai fondi europei 2021/2023 onde reperire risorse economiche necessarie per proseguire nel progetto “Gil-Growing In Languages”.
"In un momento come quello che stiamo vivendo" ha concluso De Godenz "vanno tutelati sia i lavoratori che il diritto dei bambini di apprendere con insegnanti qualificati e dedicati a tale scopo. Le lingue fin dalla tenera età sono sicuramente tra le attività essenziali e riuscire a garantire il finanziamento di progetti come Gil, reperendo anche i fondi europei disponibili all'attivazione di nuovi bandi di insegnamento e accompagnamento linguistico presso scuole materne e asili nido, ritengo sia compito importante per la Provincia Autonoma. Per questo ho richiesto, e spero di ottenere, che quanto di buono ed estremamente positivo fatto fino ad oggi possa continuare nei prossimi mesi e anni." ha concluso De Godenz.
Ufficio stampa Upt
Sotto si riporta il testo della mozione
PROPOSTA DI MOZIONE
Desta molta preoccupazione, anche tra gli insegnanti delle scuole materne e asili nido della Provincia di Trento, la notizia riportata in questi giorni dalla stampa per il mancato rinnovo del bando europeo da parte della Giunta provinciale del progetto “Gil-Growing In Languages” che prevedeva l’accostamento linguistico negli asili nido e nelle scuole materne e che andrà a scomparire con il 31 dicembre 2020.
Infatti dal 2015 nelle scuole materne del trentino è partita la sperimentazione per l’accostamento dei bambini alle lingue straniere, così come previsto dal Piano Trentino Trilingue 2015-2020.
Con questo progetto si è andati a favorire l’approccio alle lingue straniere già a partire dalla prima infanzia con grandi risultati, infatti hanno aderito circa 100 scuole tra materne e asili nido coinvolgendo circa 5.000 bambini, scegliendo di accostare alla lingua italiana l’insegnamento dell’inglese o del tedesco allo scopo di familiarizzare con i suoni di una nuova lingua.
Il confronto con le lingue straniere nella età precoce è molto importante in quanto favorisce l’apertura del bambino ad altri modi di comunicare, stimolando le competenze cognitive, sociali ed espressive.
Nelle fasi di apprendimento i bambini vengono coinvolti in giochi, con l’utilizzo anche di canzoni e rime, che aiutano ad acquisire la conoscenza della lingua straniera con semplicità e metodo.
Utilizzando quindi colori, numeri, alimenti, momenti della giornata, semplici azioni quotidiane e animali gli educatori coinvolti, affiancati dagli insegnanti, consolidano le nozioni creando così delle conoscenze che rimarranno poi impresse nella memoria dei bambini e che serviranno in futuro per affrontare al meglio l’apprendimento delle lingue alle scuole primarie.
Gli educatori coinvolti in affiancamento al normale personale docente delle scuole materne (circa 75 lavoratori) sono in possesso di Certificazione linguistica C1 o sono madrelingua e fanno parte di una cooperativa esterna risultata la vincitrice del bando; Al fine della loro preparazione partecipano ad un’apposita formazione linguistica e metodologica per mettere in atto le azioni in lingua più adatte ai bambini di fascia di età 0-3 e 3-6 e agli obiettivi di accostamento a più lingue.
Non si può che condividere le parole espresse dal portavoce del gruppo di educatori Simone Zuccatti “Oltre a dare competenze ai bimbi, insegna loro anche il valore dell’inclusione e mostra come non è una differenza di lingua a renderci diversi, anzi favorisce la comunicazione tra gli stessi bimbi” .
Da quanto riportato dalla stampa in questi giorni sembra che a partire da gennaio la provincia intenda proseguire utilizzando il personale docente delle scuole materne che abbia ottenuto una formazione specifica. Pare preoccupare molto la cosa all’interno del corpo docenti in quanto non solo sono sotto organico ma risulterebbe alquanto difficile poter coniugare l’insegnamento delle lingue straniere alla normale didattica quotidiana.
Per ultimo, ma non per importanza, bisogna considerare anche il fatto che non proseguendo in questo progetto si lasceranno a casa circa 75 lavoratori creando non pochi disagi anche alle loro famiglie senza il supporto di personale esterno.
Per quanto sopra espresso
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a:
- a garantire il proseguimento dopo il 31/12/2020 delle attività di accostamento linguistico nelle scuole materne e asili nido che attualmente aderiscono al progetto .
- Considerare la possibilità di prorogare il rapporto in essere con le cooperative che gestiscono l’attività di accostamento linguistico nelle scuole materne e asili nido.
- Considerare la possibilità di accedere ai fondi europei 2021/2023 per avere le risorse economiche e proseguire nel progetto “Gil-Growing In Languages”
Cons. Pietro De Godenz
Upt
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