È professore a Berkeley e co-fondatore di società quotate con una capitalizzazione di mercato di oltre 60 miliardi di dollari: Alberto Sangiovanni Vincentelli - fra i padri dell'elettronica moderna e della Silicon Valley, cioè a dire tra i massimi esperti mondiali di innovazione – è stato il protagonista di eccezione del secondo axincontro del ciclo “Una certa idea di futuro”, promosso da Confindustria Trento in collaborazione con l’Università di Trento.
Nel corso dell’incontro, moderato a palazzo Stella da Alessandro Garofalo e diffuso in modalità streaming, è stato esaminato l’impatto del Coronavirus sull’economia e il ruolo dell’innovazione nel nuovo normale (il titolo dell’appuntamento recitava per l’appunto “The role of innovation in the new normal”). “Tutti i nostri piani – ha spiegato Vincentelli – sono stati distrutti da questo Covid. L’espressione nuovo normale spiega esattamente questo: che qualcosa alla quale eravamo abituati non c’è più. In questa crisi industriale profonda ci sono vincitori e perdenti: sul mercato azionario, le compagnie ad alta tecnologia hanno più che raddoppiato il loro rendimento, perché questa crisi ha creato il bisogno di un’accelerazione sull’innovazione, mentre il modo di fare business che era comune negli anni passati non si potrà più perseguire”.
Vincentelli spiega con una metafora eloquente ciò che è chiamata a fare l’impresa del futuro: “L’innovazione è come un tartufo, e in particolare un tartufo bianco: perché viene per i fatti suoi, e ha bisogno di qualcuno che lo sappia scoprire. Qual è dunque il ruolo delle grandi imprese? Essere cani da tartufo, che vanno a grufolare fino a che non trovano l’idea che gli darà la marcia in più di cui hanno bisogno. Pianificare non è un buon modo per creare innovazione: per farlo è necessario creare un ecosistema favorevole ai tartufi”.
Nel corso dell’appuntamento, Vincentelli ha dialogato con gli altri relatori e gli ospiti del webinar, a partire da Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento: “Credo che noi si debba vivere questa prossima normalità accettando volentieri i nostri errori senza ripeterli – ha detto lui – facendo quello che siamo capaci di fare e facendolo con il cuore. Dobbiamo inserire ovunque l’innovazione, che in alcun modo ci deve spaventare, accettare questa accelerazione che la natura ci ha imposto e cambiare: l’agricoltura, il trasporto, la meccanica, il modo nel quale si eroga salute... Non dobbiamo rincorrere il carro ma cercare di tenere il timone”.
È dunque intervenuto Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento: “Il Trentino a cui stiamo lavorando – ha detto – è un Trentino che guarda al futuro, consapevole della forza che scaturisce dall’innovazione e dai giovani. Nella nostra provincia stiamo creando il terreno favorevole affinché diversi attori tra imprese, startup e talenti possano affacciarsi sul mercato con idee innovative. A loro possiamo garantire già da subito un aiuto competitivo, ovvero concorrere a consolidare in essi le competenze manageriali, indispensabili per trasformare l’idea brillante in impresa di successo”.
Presenti a Palazzo Stella anche i vicepresidenti di Confindustria Trento Stefania Segata e Marcello Lunelli, titolari del percorso. Con loro, il prorettore al supporto al sistema produttivo dell’Università degli Studi di Trento Flavio Deflorian, che ha sottolineato i legami di Vincentelli con l’ateneo trentino e, in particolare con il Dipartimento di Ingegneria industriale. Il direttore del Dipartimento, Dario Petri, ha quindi illustrato le diverse collaborazioni con Vincentelli, sia in ambito scientifico (anche con scambio di ricercatori) sia sul piano dell'organizzazione strategica. Vincentelli è infatti presidente dell'Advisory board del Dipartimento e i suoi suggerimenti sono stati preziosi per la redazione del progetto nell'ambito dell'azione "Dipartimenti di eccellenza" del Ministero dell'Università, sia nella definizione della nuova laurea magistrale in Industrial Systems and Management Engineering.
Alfredo Maglione, presidente della Sezione Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Trento, ha spiegato tra le altre cose le strategie sviluppate in Trentino per favorire la nascita di nuove startup; il direttore generale Roberto Busato ha illustrato le iniziative messe in campo dall’Associazione per favorire l’innovazione e la maturità digitale delle imprese associate.
Tra gli interventi in collegamento, anche quello di Paolo Ghezzi, direttore generale di Infocamere.
Ufficio stampa Confindustria Trento
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