Le imprese trentine, dopo un avvio lento, hanno aderito con convinzione alle iniziative per favorire la ripresa messe in campo dalla Provincia autonoma sulla “piattaforma Ripresa Trentino”.
La Provincia interviene con contributi sugli interessi, le banche convenzionate con tassi agevolati. Circa 5mila le domande presentate, per importi che superano il mezzo miliardo. Di queste, 3.213 sono già state erogate e 300 sono in corso di erogazione, per un importo di 372 milioni di euro, pari al 70%. Un altro 22% sono in corso di istruttoria. Oltre mille domande in corso di istruttoria.
Tra gli istituti che hanno sottoscritto la convenzione, il credito cooperativo (Rurali/Ccb, Mediocredito) ha finanziato l’87,5% delle domande e il 93% dell’importo, per un ammontare di 336 milioni di euro.
Nella grande emergenza causata dal Covid-19, le imprese trentine hanno potuto beneficiare, accanto ai sussidi statali e alle moratorie messe in atto dagli istituti bancari, di un ulteriore sostegno per garantire la liquidità fortemente compromessa dal blocco delle attività soprattutto durante il lockdown.
Si tratta del pacchetto di misure provinciali che prevedono finanziamenti agevolati regolati da due convenzioni con le banche che comprendono tre diverse linee di credito per importi massimi rispettivamente di 300mila euro (con garanzia dei confidi), 25mila e 1 milione 250mila.
Le banche che hanno sottoscritto le convenzioni proposte dalla Provincia autonoma sono le Casse Rurali con Cassa Centrale Banca, Mediocredito Trentino - Alto Adige, Volksbank, Sparkasse, Valsabbina, più Finint che gestisce il Fondo sociale.
I dati aggiornati al 17 settembre sono stati resi noti dal Dipartimento Sviluppo economico della Provincia autonoma di Trento.
In totale sono state presentate circa 5mila domande per un importo complessivo superiore al mezzo miliardo di euro. Ne sono state erogate 3.213, e altre 300 sono in corso di erogazione, il 70% del totale. Del restante 30%, il 19% sono in corso di istruttoria finanziaria, il 3% in istruttoria da parte dei consorzi fidi. Le altre sono state respinte, si tratta di 421 domande per un importo di 51,5 milioni. Al netto di queste ultime, le domande attive (erogate e in corso di istruttoria) ammontano esattamente a 494.262.340 euro.
Il ruolo del credito cooperativo
La stragrande maggioranza delle domande di finanziamento delle imprese sono state raccolte dal credito cooperativo: su circa cinquemila richieste, le banche ne hanno accolte 3.213, più altre 300 sono in corso di erogazione. In questo contesto, le Casse Rurali, con il sostegno della capogruppo Cassa Centrale Banca, e Mediocredito ne hanno approvate (ovvero erogate o in corso di erogazione) 3.056, pari a 336.040.171 euro. Altre 921 sono in corso di istruttoria finanziaria o di garanzia (da parte di Cooperfidi).
Le domande attive negli uffici delle Casse Rurali, Ccb e Mediocredito sono quindi 3.977, per un importo complessivo richiesto dalle varie linee di finanziamento pari a 409.236.755 euro.
Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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