L’emergenza data da COVID 19 ha portato a soluzioni urgenti in molti settori, primo fra tutti quello della Sanità, che in questi mesi ha dovuto trovare risposte immediate alla situazione che si è creata.
In questa fase hanno svolto un ruolo fondamentale le associazioni di volontariato, sia quelle operanti in campo sanitario che quelle legate alla Protezione civile Trentina.
Mi riferisco in particolare all’istallazione dei Pre-Triageche sono stati previsti per tutti gli ospedali trentini, e che sono risultati fondamentali per dare ai sanitari la possibilità di gestire l’interno degli ospedali in maniera più sicura possibile. Queste strutture, che sono ancora presenti ed operanti anche in questi giorni, hanno scatenato nei primi momenti del dilagare della pandemia un ampio dibattito, tant’è che a Cles, dove era stato installato con un’operazione velocissima un tendone all'ingresso del Pronto soccorso, era stato dato un ordine di rimozione dovuto al fatto che alcuni cittadini, vedendo installata una struttura così importante, si erano allarmati.
Successivamente però era stato fatto reinstallare, vista la funzionalità e la gravità della situazione che si stava delineando.
Per mesi queste strutture sono rimaste attive e nonostante le richieste da parte delle associazioni di volontariato (che stanno garantendo il servizio) l’assessorato non ha provveduto a “normalizzare” la situazione.
Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione che Segnana e l’assessorato da lei diretto non tiene in debita considerazione lo sforzo dei volontari, che sono già impegnati nella normale attività delle proprie realtà e che ora hanno anche il lavoro aggiuntivo dato dal dover presidiare il pre-triage di ogni ospedale. Basti pensare ai Vigili del Fuoco Volontari, che sono impegnati in numerosissimi interventi e che devono gestire le proprie forze anche per un'attività di questo tipo.
E’ comprensibile che si chieda a chi ha competenze e risorse umane disponibili di occuparsi di una situazione d'emergenza, ma ora è tempo che la Giunta agisca per rendere strutturale il pre-triage, assumendo personale e svincolando i volontari da un impegno gravoso.
Sappiamo che sono parcheggiati sul fondo di riserva del Presidente Fugatti circa 350 milioni di euro, che andavano destinati all'emergenza data da COVID19. La Sanità ne ha bisogno ed è ora che si agisca, perché il volontariato trentino va rispettato e valorizzato, non utilizzato per sopperire alla mancanza di organizzazione della Giunta.
Paola Demagri
Ufficio stampa PATT
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