Imprenditori agricoli riuniti per approvare il bilancio e fare il punto della situazione in un momento storico fortemente segnato dall’emergenza sanitaria in corso.
Si è tenuta presso la sede di Trento l’Assemblea Generale di Coldiretti Trento, un appuntamento che Coldiretti ha voluto organizzare “in presenza” e che ha registrato un’ottima partecipazione da parte dei soci.
“Nonostante la possibilità di organizzare l’assemblea in videoconferenza nei mesi scorsi, abbiamo preferito attendere il momento opportuno per poter incontrare personalmente i nostri soci”, commenta il presidente di Coldiretti Gianluca Barbacovi.
“La seduta prevedeva l’approvazione di un bilancio solido che da garanzia agli oltre 8000 soci di Coldiretti. Con queste risorse potremo dare continuità alle nostre iniziative che vanno dai servizi erogati alle imprese alla formazione, ma anche le attività sindacali che sono fondamentali per la tutela del nostro settore”.
Nella relazione relativa alla gestione dell’anno 2019 il presidente ha ricordato alcuni momenti significativi, sottolineando in particolare la grande manifestazione tenutasi a Trento un anno fa riguardante la presenza e la pericolosità dei grandi carnivori nella nostra provincia, un tema che purtroppo rimane di stretta attualità.
Quel giorno Coldiretti portò in piazza oltre 1500 persone, fra agricoltori ed allevatori, esponenti della Provincia, diversi sindaci e rappresentanti della società civile, chiedendo azioni concrete per la gestione dei grandi carnivori in Trentino, la cui presenza mette a serio rischio le attività agricole e zootecniche che si svolgono in montagna.
Barbacovi ha ribadito che “è necessario trovare una soluzione efficace a questa problematica che dia risposte alla preoccupazione diffusa che non riguarda soltanto il settore agricolo ma è diventata un vero e proprio allarme sociale. L’incapacità di assicurare un equilibrio tra la presenza delle aziende e quella della fauna ormai fuori controllo rischia di determinare uno stravolgimento degli habitat naturali e l’abbandono delle zone interne e montane, con evidenti effetti sull’assetto idrogeologico del territorio che andrebbero a ripercuotersi sull’intera collettività.
Una gestione efficace del problema deve essere strettamente legata a una gestione complessiva del territorio, giova forse anticipare l’idea di una “zonizzazione” delle attività individuando a livello provinciale una vera e propria mappatura di quelle aree e colture che necessitano di maggior tutela”.
Con il direttore Enzo Bottos si è affrontato il tema dei consumi alimentari, che hanno fatto fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non è stato compensato dal leggero aumento della spesa domestica. Il taglio complessivo su scala nazionale della spesa alimentare è stimato in ben 24 miliardi per l’intero anno 2020.
Un passaggio importante all’interno dell’assemblea ha riguardato l’export, un settore particolarmente colpito da blocchi e restrizioni imposti dall’emergenza sanitaria.
Nel 2019 le esportazioni di cibi e vini italiani aveva raggiunto un totale di 44,6 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all'anno precedente. Oggi è necessario sostenere questo settore con azioni concrete e anche promuovendo campagne di promozione della qualità dei prodotti made in Italy.
Si sono quindi ripercorse le tappe che hanno riguardato la problematica della manodopera in agricoltura, una battaglia che ha sempre visto Coldiretti in prima linea in questi mesi.
Con la Provincia autonoma di Trento già prima della “fase 1” si era condivisa la volontà di reintrodurre lo strumento del voucher agricolo sempificato, una questione che è diventata ancora più importante dopo la decisione della Commissione Bilancio del Senato di dichiarare improcedibile il relativo emendamento.
Il voucher in questo momento consentirebbe di occupare cassaintegrati, studenti e pensionati italiani nelle campagne, una soluzione che andrebbe ad arginare il problema della mancanza di manodopera straniera, in particolare dopo l’ordinanza del ministro Speranza che ha imposto la quarantena obbligatoria ai cittadini Rumeni.
Il presidente Barbacovi ha quindi ringraziato e ricordato per le loro attività il gruppo Donne Impresa, Giovani Impresa e i Pensionati di Coldiretti.
Un ulteriore ringraziamento è stato rivolto a Campagna Amica per le sue attività compresi i tanti mercati che vengono realizzati nelle piazze dei nostri centri abitati e per il servizio di consegna a domicilio di prodotti di qualità, sicuri e garantiti.
Ufficio stampa Coldiretti Trentino - Alto Adige
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