“Unire subito le forze economiche e sociali del territorio per dare un nuovo impulso allo sviluppo turistico della Val di Non e per cercare sinergie con i territori limitrofi”.
Questo, in sintesi, il commento dell’ApT Val di Non che, per voce del presidente Lorenzo Paoli, accoglie favorevolmente la modifica introdotta alla Legge di Riforma del turismo trentino approvata mercoledì dal consiglio provinciale.
La richiesta dell’ApT, formalizzata qualche settimana fa all’assessore Failoni, era infatti quella di riconoscere all’ambito Val di Non lo status di Azienda per il Turismo indipendente e autonoma.
La modifica permette all’ApT Val di Non di rimanere ente autonomo fino al dicembre del 2022, un tempo utile per cercare di realizzare un progetto di fusione con un altro soggetto, a patto che al 31 dicembre 2020 le risorse in entrata nel bilancio dell’Azienda siano almeno al 51% di natura privata.
“Ed è proprio adesso dobbiamo dimostrare il nostro valore - aggiunge Lorenzo Paoli - concretizzando gli accordi presi con le due Casse Rurali di Valle e con il Consorzio Melinda che hanno dato la loro disponibilità a sostenere l’azienda.
Con l’apporto di nuove risorse private potremo raggiungere l’obiettivo del 51%, ma soprattutto si tratta di un enorme passo avanti nella collaborazione tra le varie realtà del territorio.
La Val di Non è una valle molto ampia e frammentata, ma se riusciamo ad unire le forze possiamo davvero realizzare grandi cose.
“Dobbiamo dare atto all’assessore Failoni - aggiunge il vice presidente dell’ApT Andrea Widdmann - di essere sempre stato disponibile ad ascoltarci e di averci stimolati a dialogare con i vari soggetti pubblici e privati presenti in valle. Da oggi parte un nuovo corso per l’ApT Val di Non: abbiamo un progetto chiaro di coinvolgimento dell’intero territorio sullo sviluppo del turismo con la volontà di integrazione del tessuto economico e sociale, considerando che il nostro è un ambito con delle caratteristiche e peculiarità tali da renderlo sperimentale all’interno del panorama provinciale”.
Il presidente Paoli tende quindi la mano alla vicina ApT Val di Sole: “E’ il partner più naturale per una futura fusione. Noi lo abbiamo sempre detto: non siamo contrari per preconcetto agli accorpamenti, ma questi devono nascere da un percorso di conoscenza reciproca. Dobbiamo iniziare a dialogare sui progetti e sulle possibili sinergie tra le due valli. Pensiamo al circuito dei castelli, alla valorizzazione del fiume Noce e del Lago di S. Giustina. Dovremo cercare di valorizzare le nostre affinità e di arricchirci a vicenda con le rispettive esperienze, sicuramente diverse ma potenzialmente complementari”.
Infine i ringraziamenti: “Che non sono pochi - conclude Paoli - a cominciare dai sindaci della Val di Non che hanno dimostrato compattezza nel tutelare la nostra realtà. Le Casse Rurali Val di Non e Novella e il Consorzio Melinda che con la loro disponibilità a sostenerci hanno contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di questo risultato. Dobbiamo ringraziare la Giunta e il Consiglio Provinciale che hanno accolto le nostre richieste. Infine un grande grazie al mio vice presidente Andrea Widdmann e ai miei colleghi del cda dell’ApT Val di Non, nonchè ai collaboratori dell’Azienda per l’impegno profuso in questi mesi”.
Ufficio stampa APT Val di Non
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