Il nostro Trentino a seguito dell’emergenza sanitaria e in vista delle Olimpiadi, vive una stagione decisiva, nella quale diventa urgente costruire il futuro del territorio.
La giunta provinciale per fronteggiare questa crisi economica e occupazionale, prima con la legge anticrisi di maggio e poi in assestamento di bilancio ha messo sul piatto quasi 600 milioni di euro, una cifra enorme che di certo darà stimolo all’economia.
Tuttavia, questa fase appare propizia, ritengo, anche per avviare riforme in grado di incidere – in meglio, si capisce – nella rinascita del nostro territorio. In questa prospettiva, la riforma del turismo che stiamo discutendo si configura come un contributo di peso e molto significativo.
Gli elementi che rendono rilevante questa riforma del turismo sono tanti: si tratta di un intervento legislativo sistemico; viene offerta una nuova visione del comparto turistico; vengono per la prima volta messi al centro lospite e le sue esigenze; è innovativa; vengono interamente ridefiniti i contorni operativi delle APT – ristrutturate nel profondo – e la loro possibilità di collaborazione.
Rispetto alle collaborazioni tra APT – e rispetto anche a quanto tracciato con questa riforma – desidero evidenziare, e cito un esempio,
il parere positivo manifestato dall’assemblea dei soci dell’APT Pinè e Valle di Cembra di intensificare la collaborazione con l’APT della Valle di Fiemme anche in vista delle Olimpiadi 2026.
Sono convinto che una maggior sinergia tra 3 realtà territoriali coinvolte anche dall’evento olimpico non possa che portare ad un più incisivo rilancio del turismo: questo grazie allo sfruttamento della “doppia stagionalita’” che le 3 realtà insieme possono garantire ed ad un generale ampliamento dell’offerta turistica erogata, anche cercando di allungare le stagioni turistiche come avviene nel vicino alto adige.
Ciò comportera, sono sicuro, vantaggi per entrambi i territori, anche ripeto, in occasione delle Olimpiadi e degli anni a venire.
Quindi in maniera particolare ritengo che la rimodulazione in questo ambito – Valle di Fiemme, Altopiano di Pinè e Cembra – sia molto positivo, in quanto è una occasione che porterà benefici e vantaggi alle 3 realtà. Un esempio: pianificare in sinergia un servizio di collegamento più dinamico e capillare delle suddette zone, e poi ancora con l’auspicabile completamento delle ciclabili così da creare un circuito che unisca tutto l’ambito, vera risorsa turistica in continua espansione che darà ulteriore lustro alle nostre località.
Daltronde, come già dicevo, proprio questa è la filosofia che caratterizza la riforma, e cioè una valorizzazione omogenea delle potenzialità turistiche della nostra provincia. Una valorizzazione che punta sia a più efficaci collaborazioni sul territorio, sia alla valorizzazione delle nostre eccellenze; il tutto nell’ambito di una visione di sistema ed estremamente attenta ai cambiamenti subiti in questi anni dalle dinamiche del marketing turistico.
Questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale Gianluca Cavada.
Ufficio stampa Lega Salvini Trentino
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