E’ stato sottoscritto dalle principali Istituzioni, Enti, Associazioni di Categoria e Sindacati del Trentino lo scorso 7 luglio, presso la Sala Depero della Provincia Autonoma in Trento, il “Protocollo a tutela dell’economia legale, per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi, al lavoro nero/irregolare e all’abusivismo commerciale”.
Il documento rappresenta un unicum a livello nazionale per numero e qualità degli attori coinvolti nonché per l’ambizioso obiettivo che intende perseguire in quanto, con un approccio trasversale, mira a tutelare nel suo complesso l’economia sana da fenomeni di infiltrazione della criminalità economico finanziaria ed altri illeciti intimamente correlati, quali la contraffazione in tutte le sue accezioni, il lavoro nero/irregolare ed il “caporalato”, così come fortemente auspicato dal territorio trentino.
Il Protocollo impegna Provincia, Procura distrettuale della Repubblica di Trento, Procura della Repubblica di Rovereto, Comando regionale Trentino Alto Adige della Guardia di Finanza, Camera di Commercio, Coldiretti e le categorie economiche e sindacali.
“Questo documento -afferma Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige- è il frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto coinvolti soggetti sia pubblici che privati, un’operazione importante sia per quanto riguarda la battaglia contro la contraffazione dei prodotti made in Italy e made in Trentino, sia per il contrasto al fenomeno del lavoro nero. Ci riteniamo soddisfatti per aver contribuito alla stesura di un Protocollo che si basa su pilastri per noi fondamentali quali la legalità, il rispetto delle regole e la tutela delle imprese locali”.
Un plauso arriva anche dal presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini che sostiene che “la criminalità nell’agroalimentare costa al Sistema Paese 24,5 miliardi di euro, infiltrandosi in un tessuto sociale reso oggi più debole dalla crisi causata dalla pandemia e appropriandosi di vasti comparti del settore e dei guadagni che ne derivano, a danno della concorrenza, del libero mercato legale e dell’imprenditoria onesta. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine vanno sostenuti con un impegno comune per la legalità ma anche da un sistema punitivo più adeguato, con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti”.
Con la firma del Protocollo entrerà formalmente in funzione presso il Comando Regionale della Guardia di Finanza del Trentino Alto Adige un’apposita “cabina di regia” con il compito di elaborare, gestire, analizzare, approfondire ed integrare le segnalazioni di illeciti già preventivamente filtrate dalla Camera di Commercio, dalle Associazioni di Categoria e Sindacali e dalla Provincia di Trento, nell’ottica di trasformare le stesse in preziosi spunti d’indagine per i Reparti della Guardia di Finanza dislocati sul territorio del Trentino.
Ufficio stampa Coldiretti Trentino Alto Adige
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