Gli asili nido di Fiemme hanno riaperto le porte, seppur con un numero ridotto di bambini a causa dei protocolli che regolano i servizi per l’infanzia in questa fase in cui è ancora molto importante mantenere alta l’attenzione per evitare una nuova ondata di contagi. Nel nido di Castello, nuovamente in attività dal 18 giugno, i bambini frequentanti sono 19, su una capienza totale di 48. I piccoli iscritti a Ziano di Fiemme, invece, hanno ripreso lunedì 29 giugno: l’accesso è stato limitato a 19 bambini su 41.
“Ci rendiamo assolutamente conto del disagio causato alle famiglie rimaste escluse dalla graduatoria. Pur capendo le difficoltà gestionali e di conciliazione casa-lavoro, noi non abbiamo potuto far altro che adeguarci alle regole stabilite a livello provinciale per ridurre la possibilità di contagio”, commentano gli amministratori della Comunità Territoriale, ente a cui fanno riferimento i due nidi d’infanzia della valle, gestiti dalla cooperativa Città Futura. Tali indicazioni prevedono una serie di criteri che danno la priorità ai bambini con bisogni educativi speciali e, a seguire, prevedono un punteggio sulla base delle esigenze lavorative dei genitori.
“I bambini ammessi al nido hanno ripreso l’attività in modo sereno, confermando la capacità di adattamento dei più piccoli. Ogni gruppo è composto da 5 bimbi (4 se presente un lattante) e un educatore, che vigila sul mantenimento delle distanze nelle situazioni più delicate come il momento del sonno e del pranzo e presta attenzione allo scambio di giochi. Ma l’aspetto relazionale continua ad essere centrale: il servizio, nonostante le stringenti misure di prevenzione, rimane a misura di bambino”, spiega la coordinatrice Barbara Zorzi.
Il nido di Ziano ha ripreso la sua attività il 29 giugno in una sede temporanea: all’interno della struttura, infatti, sono in atto lavori di sistemazione, quindi per i mesi estivi (fino a fine agosto) i bambini saranno ospitati in alcune aule al piano terra della scuola elementare di Predazzo. “La decisione è maturata all’interno della Conferenza dei Sindaci, che si è confrontata per trovare una soluzione provvisoria per l’Alta Valle. Ringrazio per la grande disponibilità l’Amministrazione di Predazzo e la sindaca Maria Bosin, i Comuni di Ziano e Tesero per gli operai, e la dirigente Elisabetta Pizio dell’Istituto Comprensivo Predazzo-Ziano-Panchià e Tesero che ha acconsentito all’uso delle aule”, sottolinea Malfer. Mentre l’assessore all’istruzione del Comune di Predazzo, Giovanni Aderenti, aggiunge: “Ci è sembrato doveroso dare una risposta, naturalmente in accordo con la dirigente Pizio, alla richiesta di spazi temporanei per il servizio nido. Fortunatamente la nostra scuola dispone di aule ampie che ben si prestano alle attività con i più piccoli e rispondono alle esigenze di sicurezza e distanziamento fondamentali in questo momento per la prevenzione del contagio. Inoltre, fa piacere sapere che le aule, rimaste vuote per mesi durante il lockdown, torneranno ad animarsi e a riempirsi dei sorrisi e dei giochi dei bambini”.
Ufficio stampa Comunità di Fiemme
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