Ieri mattina l’incontro a Palazzo Stella: il ddl andrà in aula entro la fine di agosto.
L’assessore al turismo Roberto Failoni «apre» alle richieste di modifica alla riforma della promozione turistica avanzate dall’Asat all’interno di un costruttivo iter di confronto tra istituzioni provinciali e associazioni di categoria. A detta di Failoni, infatti, è corretto valutare la gradualità nell’applicazione dell’imposta di soggiorno. «Ci sarebbe la volontà di partire addirittura dal 1° gennaio 2021», dice. Sembra che anche alcune altre istanze proposte dall’Asat possano venire accolte: «Sul mantenimento del tributo di scopo possiamo ragionare», afferma Failoni prendendo in considerazione la presa di posizione dell’Asat secondo cui è «inopportuno togliere dalla legge l’attuale previsione del tributo sul turismo (tributo di scopo)». Pare, poi, che - già nel 2020 - verrà «rivista» la composizione del Consiglio d’amministrazione di Trentino Marketing, prevedendo (come da richiesta dell’Asat) la presenza di rappresentanti delle associazioni di categoria del settore turistico maggiormente rappresentative.
Due i nodi fondamentali su cui insiste l’Asat. Da un lato l’istituzione di Agenzie di prodotto al posto delle Agenzie di territorio previste nella riforma del turismo. E questo per fare in modo che il sistema della promozione turistica non ragioni secondo una logica di territorio, ma di prodotto. In tal senso, Failoni ha affermato di «avere un’idea un po’ diversa», senza sbilanciarsi troppo, ma demandando il tutto ai successivi passi istituzionali («emendamenti in audizioni, commissioni, aula»). In secondo luogo, l’Asat ritiene fondamentale inserire in legge dell’obbligo per Trentino Marketing di adottare un piano strategico pluriennale ed un piano operativo annuale. E questo nel quadro più ampio della necessaria individuazione di una mission del sistema di promozione turistica e dell’adozione di una strategia coerente che impegni tutti i livelli del sistema turistico, rispetto a cui tutti si impegnino e si sentano coinvolti. In questo contesto l’Asat considera utile il mantenimento di strumenti di confronto e di pianificazione come le «Linee guida per la politica turistica provinciale» e la «Conferenza provinciale del turismo» o di altri strumenti similari di indirizzo.
Nella mattinata di ieri, l’assessore si è recato presso la sede dell’Asat a Palazzo Stella per incontrare, dal vivo, il presidente dell’Asat Giovanni Battaiola, il direttore Roberto Pallanch ed il vicedirettore Davide Cardella e, in videoconferenza, i membri del Consiglio direttivo dell’Associazione. La riforma del turismo, quindi, non si ferma: l’assessore ha ribadito con forza la volontà di portare in approvazione il «suo» Disegno di legge. Dopo lo «stop» dettato dall’emergenza sanitaria per il Covid-19, Failoni prevede di portare in aula la riforma entro la fine del mese di agosto. Intanto, Il prossimo appuntamento sarà con l’audizione del 29 giugno, dove l’Asat potrà formalmente depositare le proprie osservazioni.
Prosegue, quindi, l’iter di confronto sulla definizione della riforma del turismo. Anzi, «il necessario percorso di confronto», come ha precisato durante l’incontro il presidente Battaiola. «Siamo stati i primi a cui l’assessore Failoni ha presentato le linee generali del disegno di legge nel mese di gennaio. Ed ora siamo i primi ad aver incontrato l’assessore sul tema della riforma del turismo, dopo che lo stesso assessore ha depositato il Disegno di legge nel periodo dell’emergenza sanitaria». All’incontro di gennaio aveva fatto seguito una lettera indirizzata all’assessore, condivisa con l’Unat, che illustrava i punti fondamentali e le osservazioni principali sul testo del Disegno di legge. Nella mattinata di ieri si è, quindi, presentata l’occasione per fare il punto sulle osservazioni che, a febbraio, l’Asat aveva inviato all’attenzione dell’assessore. Con esito, almeno verbalmente, piuttosto positivo.
L’assessore Failoni ha, infatti, dichiarato che «in linea di massima, verranno accolte praticamente tutte le istanze presentate dall’Asat». Ragionamento a sé merita, tuttavia, la «conferma del ruolo di sostituto di importa del soggetto che incassa l’imposta di soggiorno come previsto dall’articolo 16 bis comma 5 della legge vigente». «In questo caso - spiega Failoni - tra noi e la Corte dei Conti esiste una diversità di visione: stiamo cercando di capire se esiste la possibilità di risolvere la questione».
Tra le richieste avanzate dall’Asat all’assessore Failoni nella lettera dello scorso 25 febbraio anche: l’importanza di mettere al centro il turista ma anche il risultato economiche delle imprese turistiche, quali produttrici di ricchezza, di reddito e di posti di lavoro; l’eliminazione dalla legge della definizione degli ambiti territoriali delle Apt, rinviandola all’adozione di un regolamento attuativo che tenga conto delle specificità territoriali e che non consideri solo logiche prettamente numeriche per la definizione degli ambiti; la possibilità per le Apt d’ambito di costruire il prodotto turistico di interesse locale in coordinamento e condivisione con le Agenzie e con Trentino Marketing; l’inserimento in legge del ruolo delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore turistico come soggetti portatori di istanze e di competenze con funzioni di carattere consultivo e di indirizzo; la presenza di un rappresentante dei Comuni nell’organo amministrativo dell’Apt o, in subordine, la presenza di un organismo di rappresentanza degli stessi con funzioni consultive; la definizione di un sistema perequativo e di un meccanismo che valorizzi la capacità di autofinanziarsi dei singoli territori.
Ufficio stampa ASAT
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