Oggi per loro si è concluso il percorso triennale di alternanza scuola-lavoro in cooperativa e, quindi, la Federazione ha organizzato un evento online per conoscere le loro storie e festeggiare questo traguardo.
Oltre 400 studenti e studentesse, guidati dai loro insegnanti, hanno costituito, tre anni fa, 21 Cooperative Formative Scolastiche, lo strumento di educazione cooperativa ideato dalla Federazione per rispondere alle esigenze di alternanza scuola-lavoro delle scuole trentine. Stamattina si sono ritrovati online per festeggiare la conclusione di questo percorso e condividere le emozioni e gli apprendimenti sviluppati grazie all’esperienza cooperativa.
Il percorso proposto dalla Federazione ha preso avvio in terza superiore, con una prima fase di analisi e di approfondimento dei temi chiave della cooperazione, sia come sistema economico che come metodo per fare impresa. In quarta hanno cominciato a lavorare ai loro progetti, accompagnati anche da un tutor aziendale, che li ha aiutati a individuare l’obiettivo da raggiungere, mostrando loro le diverse fasi della produzione e rispondendo alle diverse domande emerse nel corso del loro percorso.
La quinta superiore ha rappresentato, per questi giovani soci e socie, l’anno forse più impegnativo, in cui hanno dovuto mettere a frutto le loro competenze cooperative per concludere il lavoro assegnato.
E il bilancio della loro attività è risultato molto positivo, come è emerso nel corso di “Futuro anteriore. Convergenza scuola-lavoro”, l’appuntamento online proposto al posto della tradizionale cerimonia di consegna degli attestati, a cui oggi sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale della Federazione, Alessandro Ceschi, l’assessore provinciale alla cooperazione, Mario Tonina, e Stefano Trainotti del Dipartimento Istruzione della Provincia Autonoma di Trento.
Gli interventi
"Scuola e impresa devono dialogare in maniera sempre più costante - ha affermato Alessandro Ceschi, direttore generale della Federazione - e il percorso pluriennale fatto da questi studenti ha consentito di creare relazioni significative con il mondo del lavoro. L’auspicio - ha aggiunto rivolgendosi direttamente agli studenti - è che, quando entrerete nel mondo del lavoro, abbiate sempre più consapevolezza della dimensione umana di questi percorsi. La differenza la fanno sempre le persone. Un consiglio: mettere sempre al centro la persona. Investite su voi stessi, perché solo credendo fortemente sul valore delle persone si possono ottenere buoni risultati".
“Il ringraziamento – ha osservato Mario Tonina, vicepresidente della Giunta Provinciale e assessore provinciale alla Cooperazione - a chi ha creduto a questo percorso che ha dato la possibilità a numerosi giovani e studenti di avvicinarsi al mondo della Cooperazione con l’alternanza scuola lavoro. Un modo giusto per far conoscere i veri valori della Cooperazione attraverso questa modalità di apprendimento”.
“Il Dipartimento ha sempre creduto nell’importanza di questo percorso che – ha detto Stefano Trainotti del Dipartimento Istruzione della Provincia Autonoma di Trento - ha una grande valenza per gli studenti che possono conoscere e sperimentare la cooperazione, lavorare insieme per raggiungere un obiettivo”.
“La sensazione che mi hanno trasmesso le Cooperative Formative Scolastiche – ha aggiunto Jenny Capuano, responsabile Area formazione e cultura cooperativa della Federazione – è che sono una straordinaria comunità di pratica che punta proprio a far apprendere come si può cooperare tra di noi”.
L’evento
Per la prima volta all’evento di fine anno scolastico hanno potuto assistere, seppure virtualmente, cooperatori e cooperatrici trentine, grazie alla diretta sul canale YouTube della Cooperazione Trentina. Un’occasione unica non solo per assistere allo spettacolo “Scelte (in)sostenibili”, proposto dalla compagnia Taxi, ma anche per iniziare a conoscere i possibili futuri soci e socie del sistema cooperativo e capire come, attraverso lo strumento delle CFS, sia possibile fare formazione e, al contempo, raccogliere gli stimoli offerti dalle giovani generazioni.
Le storie presentate sono tante, quanti i progetti realizzati. Ognuna ha messo in luce degli aspetti particolari, ma tutte hanno evidenziato alcuni elementi comuni che rendono le CFS degli strumenti di apprendimento particolarmente efficaci.
Il primo è la possibilità di realizzare un progetto in autonomia, prendendo decisioni, organizzando il proprio lavoro e stabilendo, con metodo democratico, ruoli e tempi. Come hanno raccontato i giovani componenti della CFS “Edil Pozzo”, costituita dagli studenti dell’Istituto Buonarroti di Trento, sotto la guida del loro docente Marco Frenez.
La loro cooperativa ha collaborato con il Consorzio Lavoro Ambiente e ha lavorato alla progettazione della riqualificazione urbana del parco “Montebello” di Roncegno Terme e alla redazione e posizionamento delle planimetrie antincendio della nuova scuola d’infanzia di Lasino.
Altri, come le giovani socie della CFS IDEA del Liceo Marie Curie di Pergine, hanno collaborato, guidate dalla loro docente Lorenza Pisoni, con la cooperativa Amica di Canezza a un progetto sulla psicomotricità degli anziani che frequentano il centro diurno di Povo, gestito dalla loro cooperativa partner, proponendo una serie di giochi e attività che hanno coinvolto tutti i presenti. Scoprendo, così, la soddisfazione che si prova quando il proprio lavoro contribuisce al benessere di altre persone.
I partner delle CFS
Oltre alla Federazione Trentina della Cooperazione, hanno collaborato con le CFS, che quest’anno hanno concluso la loro attività, 17 realtà locali: Amica, Ampex, Artico, Consorzio Lavoro Ambiente, CS4, Donne in cooperazione, Famiglia Cooperativa Perginese, Fondazione Bruno Kessler, Il Ponte, Kinè, La Coccinella, Le Formichine, Polo Meccatronica, Posit, Solidpower, Vales, Villa S. Ignazio.
Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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