CULTURA | ARTE | FESTA | MANIFESTAZIONE | TRENTINO
Sono molte le realtà trentine che aderiscono alla decima edizione delle "Giornate FAI d'autunno", l'evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi promosso dal Fondo Ambiente Italiano dedicato quest'anno ad Angelo Maramai (1961-2021) già direttore generale del FAI.
Una grande festa, una manifestazione di piazza «dedicata - sottolineano dal FAI - al nostro patrimonio artistico e culturale. Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente per il nostro Paese, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia. L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori e l’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura».
Ecco le proposte che verranno attivate in Trentino che spaziano tra visite guidate, escurisioni e trekking!
MEZZOCORONA
Palazzo Martini
Visite: sabato 16, dalle ore 14 alle 18; domenica 17, dalle ore 10 alle 18
Palazzo Martini si trova nel centro di Mezzocorona, comune rinomato per la produzione di vini. Il contesto vitivinicolo in cui sorge è rispecchiato dai vigneti che circondano il giardino della dimora e da quelli delle numerose cantine che hanno sede a poca distanza. Il Palazzo, dall'atmosfera tipica di una residenza nobiliare di campagna, risale alla seconda metà del XVII secolo ed è stato edificato dalla casata De Vescovi. Nel 1714 Teresa De Vescovi sposa il conte Carlo Martini, famiglia originaria di Riva del Garda. È solo nel 2003 che la proprietà viene ceduta alla Cassa Rurale di Mezzocorona, per poi passare nel 2019 alla Cassa Rurale di Trento con la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca. L'edificio, su due piani, è elegante e semplice. Viene aperto al pubblico di rado, solo in occasione di eventi particolari, per questo l’apertura proposta nelle Giornate FAI rappresenta un’opportunità preziosa per visitare gli interni e scoprire la storia del palazzo, intrecciata alle famiglie che lo hanno abitato. Si potrà accedere alle stanze riccamente arredate e ammirare le tele di Joachim Anton Mayr, rappresentante del barocco trentino della seconda metà del XVIII secolo e le decorazioni di Giovan Battista Le Gru, artista francese settecentesco. Ad abbellire il Palazzo anche stufe in maiolica e diverse tele di autori non identificati risalenti al XVII e XVIII secolo e un’ampia raccolta di stampe, tra cui la serie dei ritratti di famiglia, opera del Conte Lattanzio Firmian, risalente a metà Settecento.
Palazzo Firmian
Visite: sabato 16, dalle ore 14 alle 18; domenica 17, dalle ore 10 alle 18
Palazzo Firmian è sede del Comune di Mezzocorona. La visita proposta in occasione delle Giornate FAI permetterà di scoprire la storia di questa nobile residenza e i ruoli, istituzionali e non, che ha avuto nel corso degli anni. Durante il Medioevo nel palazzo si raccoglievano le decime destinate al principe vescovo di Trento e da fine Quattrocento al 1824, sotto il possesso del casato dei Firmian, fu sede della giurisdizione di Mezzocorona. Nell'Ottocento venne affidato a privati, prima alla famiglia Chini e poi alla famiglia Martinelli, e utilizzato come residenza privata fino all'acquisto nel 1985 da parte del Comune, di cui è diventato sede a seguito di interventi di ristrutturazione effettuati negli anni Novanta. All'interno dell’edificio si trovano le meravigliose opere di Paul Troger (1698-1762), pittore altoatesino che qui passò nei primi anni della sua attività artistica. Questa presenza conferma come la famiglia Firmian fosse dedita al mecenatismo e amante dell'arte. I dipinti riportano raffigurazioni mitologiche legate con un'iconografia che vuole rappresentare le virtù e il valore dei Firmian. Nelle sale si trovano ancora manufatti di pregio con rivestimenti lignei, arazzi e stufe in maiolica, non da ultima la pala, sempre del Troger, con l'Adorazione dei Magi presente nella cappella.
A Mezzocorona sarà visitabile anche la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, di cui verranno raccontate le vicende storiche e l’attuale struttura architettonica.
ALA
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
Ingresso riservato agli iscritti FAI. Visite: sabato 16, alle ore 15.30; domenica 17, alle ore 11.30 e alle 15.30
La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta domina maestosa l'abitato di Ala dalle pendici del Monte Corno ed è ben visibile, con la sua facciata rivolta a ovest e l'alto campanile, dai viaggiatori che percorrono la bassa Vallagarina. Originariamente l'edificio prevedeva tre navate divise da colonne e tre altari. La chiesa venne riedificata nel 1501 con la costruzione di un presbiterio e un coro pentagonale oltre ai cinque altari. Riconsacrata nel 1561, per mano del vescovo Biagio Aliprandino, venne nuovamente ampliata e ristrutturata dal 1614 su iniziativa dell'arciprete Alfonso Buonacquisto, che promosse gli scavi dietro la chiesa per ingrandire il presbiterio e il coro. L'attuale pianta a navata unica risale al periodo fra il 1686 e il 1698. Verso la metà del XVIII secolo, in concomitanza con la decorazione ad affresco e la realizzazione dell'altare maggiore, si aprirono le finestre laterali del coro. Nel 1708 la chiesa venne nuovamente consacrata dal principe vescovo Giovanni Michele Spaur e tra il 1752 e il 1755 il pittore veronese Giorgio Anselmi eseguì la decorazione ad affresco con la Trinità in gloria, la Madonna e angeli musicanti sul catino absidale. Nel 1916 una granata austriaca colpì la chiesa causando gravi danni, ma grazie a lavori di ristrutturazione nel 1929 venne riconsacrata e riaperta al culto.
Ad Ala sarà visitabile anche la Chiesa di San Pietro in Bosco.
CALDES
Itinerario “Racconto di un borgo: il castello, i palazzi, gli artisti”
Itinerari domenica 17, con partenza alle ore 9.45, 10.45, 13.45 e 14.45
In occasione delle Giornate FAI verrà proposto un interessante itinerario, della durata di due ore e mezza circa, alla scoperta della storia e delle bellezze dell'antico borgo di Caldes, attraverso le vie dove edifici dell'architettura rurale si alternano a palazzi signorili della nobiltà locale. Partendo dalla Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, la prima tappa sarà la mostra “Huomini d'armi, lettere e religione. Solandri illustri dal Cinquecento al Novecento”, da poco inaugurata a Castel Caldes: una visita che consentirà di scoprire i personaggi che hanno dato lustro nei secoli alla valle trentina e di ammirare il Castello e la Cappella di Santa Maria. L'itinerario proseguirà poi tra le vie del paese, passando dalla bella piazza, cuore del borgo antico, dalla via del “Zocol”, dalla via Umida e da via Francesca Manfroni Prati. Si visiterà poi la fucina di Luciano e Ivan Zanoni, scultori di fama internazionale, che spiegheranno i segreti della lavorazione del ferro e del loro successo. Si consiglia un abbigliamento comodo.
CANAZEI
Penia, piccolo borgo antico
Visite: domenica 17, dalle ore 14.30 alle 17.30
Il paese di Penia, in Val di Fassa, ancora oggi conserva le caratteristiche di un tipico paese di montagna. La Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, posizionata nella parte più alta del borgo, è certamente il suo fiore all'occhiello. Edificio di stampo gotico con caratteristico campanile a cipolla, è stato rimaneggiato in età barocca e all'interno pregiati altari lignei ne caratterizzano la navata unica. Un piccolo scrigno d'arte e cultura, solitamente chiuso al pubblico.
A Canazei, domenica alle ore 10, sarà inoltre proposto un trekking, in collaborazione con il CAI-SAT Alta Val di Fassa, che partendo dall’abitato di Penia, porterà alla scoperta degli insediamenti di Lorenz, Verra e Insom, ancora oggi abitati.
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Infine, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno si potranno visitare, con prenotazione obbligatoria, anche i due Beni del FAI: la Cappella del Simonino a Trento – attualmente in restauro e aperta eccezionalmente domenica 17 ottobre con possibilità di visite guidate alle ore 10, 11, 12, 14, 15, 16 e 17 – e il Castello di Avio a Sabbionara d’Avio (TN), che sarà aperto sabato 16 e domenica 17 ottobre dalle ore 9 alle 18.
«Tutti i visitatori - concludono - potranno sostenere il FAI. È infatti suggerito un contributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Agli iscritti saranno dedicate aperture speciali. Prenotazione online consigliata (salvo diverse indicazioni segnalate sul sito) su www.giornatefai.it; i posti sono limitati. N.B. il programma potrebbe subire variazioni. La realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana dell’11 ottobre».
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021, l'accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass). La certificazione verde è richiesta anche per l'ingresso ai luoghi di carattere naturalistico. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il Green Pass non è obbligatorio.
L’evento ha il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, delle Province Autonome di Bolzano e Trento e di tutte le Regioni italiane. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, concedono l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, di alcuni loro luoghi simbolo.
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