Eventivai alla lista eventi

Comunicati


PNAB | Fine dell’inverno e fine del letargo per alcune specie animali

Parco Naturale Adamello Brenta

martedì 22 marzo 2022 h12:00


Conversazione con Andrea Mustoni, responsabile dell’Unità di Ricerca scientifica del Parco Naturale Adamello Brenta.

Il letargo è una strategia che alcune specie animali - non tutte, naturalmente – hanno adottato per superare i rigori dell’inverno. Adesso che la fine della stagione fredda è vicina, gli animali cominciano ad uscire dalle loro tane. Fra questi, naturalmente, gli orsi, la specie per cui il Parco Naturale Adamello Brenta è particolarmente noto, ma anche le marmotte, i tassi, gli scoiattoli e i chirotteri, o pipistrelli. “Le diverse specie adottano strategie peculiari per affrontare l’inverno, dal letargo, o ibernazione, alle migrazioni. - ci ricorda Andrea Mustoni, biologo e zoologo, responsabile dell’Unità di Ricerca scientifica del Parco Naturale Adamello Brenta e fra i protagonisti del progetto Life Ursus, a cui ha dedicato anche un libro in uscita in questi giorni – Generalmente le specie che vanno in letargo hanno in comune la ricerca di un sito riparato e che mantenga stabili la temperatura e l’umidità, dove addormentarsi, minimizzando la dispersione di calore”. In quanto agli effetti del cambiamento climatico, non sono disponibili ancora dati scientifici sufficienti per valutare appieno i loro effetti sul letargo. “L’impressione – ricorda il presidente del Parco Walter Ferrazza – è però che i periodi di riposo durino un po’ meno. Sappiamo che anche in condizioni normali, in tutto l’Arco Alpino, i comportamenti degli animali sono influenzati dal clima ed è plausibile che succeda anche ora, specie in corrispondenza di inverni particolarmente miti.” Al di fuori delle Alpi, ad esempio nel Parco Nazionale d’Abruzzo, dove le temperature sono mediamente più alte che in Trentino, è noto che l’ibernazione degli orsi duri meno che sulle Alpi, ricorda ancora Mustoni.

Vediamo quali sono i comportamenti peculiari di alcune delle specie interessate.

Orso: per l’orso i ricercatori preferiscono parlare di “ibernazione”, ovvero di sonno leggero, piuttosto che di letargo. Generalmente nella prima decade di novembre l’animale trova una tana dove trascorrere l’inverno, da cui uscirà all’incirca a marzo. Ma occasionalmente può interrompere il suo sonno. Ciò avviene di solito quando è disturbato (anche dall’uomo) o quando la tana prescelta si rivela inadeguata, ad esempio, nel caso di una grotta, quando dell’acqua filtra al suo interno. Alcuni giovani esemplari possono inoltre uscire per brevi periodi dalla tana anche durante il periodo invernale, per avventurarsi alla ricerca di cibo, soprattutto negli anni poco nevosi.

Marmotta: quello della marmotta è invece un sonno profondo, un “vero” letargo. Questa specie del resto vive a quote più alte rispetto all’orso, dove le condizioni climatiche sono più dure e impongono di minimizzare quanto più possibile la dispersione di calore. In autunno le marmotte si infilano nelle tane già utilizzate durante l’estate e si addormentano. In primavera si svegliano e ne escono, a volte scavando dei tunnel nella neve che le ricopre. Il loro sonno è così profondo che in passato, soprattutto durante inverni poco nevosi, gli uomini cercavano le loro tane per sorprenderle, catturarle e cibarsene. Questa pratica in verità non risulta essere stata molto diffusa in Trentino e nei territori limitrofi quanto piuttosto nelle Alpi Occidentali.

Scoiattolo: lo scoiattolo d’inverno dorme per lunghi periodi ma nelle giornate più calde può svegliarsi per consumare parte del cibo che ha accumulato nella dispensa e per uscire brevemente dalla tana.

Tasso: è un carnivoro che, pur avendo una taglia di gran lunga inferiore a quella dell’orso, ha abitudini simili sia dal punto di vista alimentare, sia nelle strategie che utilizza per superare la cattiva stagione. Questa specie, pur non cadendo in un letargo vero e proprio, durante i periodi più rigidi dell’inverno, può rimanere all’interno della sua tana anche per alcune settimane o addirittura mesi di fila. Una cosa particolare è che alcuni individui sono stati visti portare all’esterno dalla tana le foglie e il muschio che fungono da giaciglio per lasciarli asciugare al sole e successivamente riportarli all’interno.

Chirotteri: questi mammiferi alati, meglio noti come pipistrelli, anche se il termine dal punto di vista scientifico non è del tutto corretto, sulle nostre montagne si cibano di insetti, la cui presenza in ambiente alpino crolla drasticamente durante l’inverno. Per sopperire alla carenza di cibo, questi strani animali cercano riparo in grotte, anfratti o sottotetti, dove trascorrono l’inverno pressochè immobili.

Cosa succede all’arrivo della primavera? Il letargo naturalmente finisce e gli animali escono dalle tane. Sono generalmente più magri rispetto a quando vi sono entrati. In breve tempo, comunque, riprendono le loro attività normali. Nel caso dell’orso, che prima dell’ibernazione accumula molto peso corporeo, alcuni giorni dopo il risveglio si può osservare una fase di ricerca attiva del cibo, durante la quale alcuni individui compiono spostamenti significativi verso le zone dove c’è maggiore disponibilità alimentare. Il più delle volte sono i maschi a compiere i percorsi maggiori, ma in questo caso anche le femmine si possono spostare significativamente. Daniza, ad esempio, uno degli orsi del progetto Life Ursus, per ben tre primavere di seguito si è spostata dal Brenta meridionale fino in Val di Pejo, dove era solita cibarsi di carcasse di animali – soprattutto ungulati – che non avevano superato l’inverno. Deve essere ricordato che le femmine di orso adulte durante il periodo di ibernazione, partoriscono. Anche per questo motivo, le madri con i cuccioli sono gli ultimi esemplari a lasciare le tane in primavera, preferendo mantenere i cuccioli per il periodo più lungo possibile in un luogo protetto.

Perché alcuni animali vanno in letargo e altri no? Non esiste una risposta definitiva a questa domanda. In questo come in altre situazioni, specie diverse adottano strategie differenti per sopravvivere ai rigori dell’inverno. Alcune specie di uccelli migrano alla ricerca di condizioni climatiche migliori, alcuni mammiferi vestono una pelliccia significativamente più folta e riducono gli spostamenti per non sprecare energie, in molti accumulano peso durante il periodo autunnale, nella speranza che basti a raggiungere la primavera e così via

Ma per certo, superare l’inverno dormendo rimane una strategia che, con un po' di invidia, potremmo definire “furba”!

Ufficio stampa Parco Naturale Adamello Brenta

Press Release

Eventi, manifestazioni e notizie tutte... "di prima mano".

Qui trovi una selezione aggiornata di comunicati e di iniziative così come condivise dai promotori, dagli enti e dalle istituzioni del Trentino.
Per scopire un Trentino fatto di "Emozione", "In-Formazione" e "Innovazione"!

Emozione

Emozione

Eventi, manifestazioni, mostre...
Sono tanti gli eventi che ci permettono di provare forti emozioni.
Scopri gli appuntamenti che ci emozionano in Trentino. 

vedi comunicati

In-formazione

Confronti, corsi e rassegne...
per informarsi, formarsi e crescere: riflettiamo in Trentino!

vedi comunicati In-formazione
Innovazione

Innovazione

Eventi e cultura on-line,
Innoviamo la Cultura.

vedi comunicati
Chiudi

Iscriviti alla newsletter


Annulla
Chiudi

Richiedi il tuo coupon


Dichiarazione in merito al GDPR (Regolamento Generale Protezione dei Dati)

Il titolare del trattamento dati è Studio Giornalistico JP Communications e dichiara che i dati acquisiti tramite il presente form verrà trattato nel seguente modo:

è utilizzato per l’evasione dell’attuale richiesta di informazioni/acquisto/iscrizione fino al suo espletamento e per nessuna ulteriore attività.
è conservato presso gli archivi aziendali senza data limite, fino a cancellazione autonomamente da parte dell’utente, volontaria da parte del Titolare o su esplicita richiesta di cancellazione da parte dell’utente.
è conservato per conto del Titolare da KUMBE, mantainer del Titolare per i servizi digitali, negli archivi cloud e relativi backup a loro volta gestiti in ottemperanza al GPDR per tutta la durata contrattuale con il Titolare -che ne può disporre in ogni momento- e fino a successiva cancellazione.
non verrà ceduto ad altri terzi, non verrà utilizzato per campagne di marketing salvo non sia contestualmente autorizzata tale opportunità.
verrai profilato in base alle informazioni contenute e il dato potrà essere utilizzato per elaborazione statistica.

Dichiarazione in merito al GDPR (Regolamento Generale Protezione dei Dati)

In caso di sottoscrizione Newsletter dovrai confermare l’iscrizione per mezzo di mail di conferma inviata all’indirizzo inserito. In tal caso il trattamento prevede:

la profilazione dell’utente in gruppi, status, preferenze secondo quanto indicato e dedotto dalle informazioni inviate tramite il form o successiva autonoma profilazione.
l’utilizzo del dato per l’invio di comunicazione a mezzo digitale (email, whatsapp) e non (cartaceo) avente scopo informativo/commerciale.
l'utilizzo della mail per la generazione di campagne marketing e informative personalizzate, digitali e non.

Annulla