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Toccherà quest’anno ad Alessio Boni inaugurare la nuova Stagione a novembre, che insieme all’attrice Antonella Attili porterà sul palco del Teatro Sociale Iliade. Il gioco degli dei, uno spettacolo liberamente ispirato all’Iliade di Omero, con il testo scritto da Francesco Niccolini. Dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio - formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, - riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
Successivamente, per il pubblico sarà già tempo di immergersi nel mondo della danza grazie ad un’eccellenza del panorama coreutico nazionale, e non solo, come CCN/Aterballetto, a Trento con un Trittico capace di riunire in un’unica serata alcuni tra i più talentuosi coreografi della danza contemporanea: la canadese Crystal Pite (reduce dal successo in regione del suo Assembly Hall) con Solo Echo, il tedesco Philippe Kratz con An echo, a wave, e il coreografo italiano Diego Tortelli con Preludio.
Dopo aver portato sul palco nell’ultima Stagione il Mein Kampf, quest’anno Stefano Massini, tra i drammaturghi più apprezzati nel panorama mondiale, presenterà al pubblico trentino Donald. Storia molto più che leggendaria di un Golden Man. Dopo “Lehman Trilogy” e “Manhattan Project”, Massini torna ad occuparsi di un’epica americana, questa volta concentrandosi sull’irresistibile ascesa del miliardario newyorkese Donald J. Trump, fino alla sua prima elezione alla Casa Bianca.
Il mese di novembre si concluderà nel segno della danza, con una prima nazionale che vedrà in scena Cristiana Morganti, storica protagonista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, ed Emanuele Soavi, direttore artistico della compagnia incompany a Colonia. Con This is a premiere, Morganti e Soavi (nel doppio ruolo di interpreti e autori) si confrontano l’uno con l'altra, indagando con parole, gesti e danza il loro modo di intendere l'arte e il teatro, ma anche le loro origini, la loro vita di “immigrati” italiani trapiantati in Germania.
A dicembre tornerà a Trento Natalino Balasso con Giovanna dei disoccupati. Un apocrifo brechtiano, uno spettacolo da lui ideato e interpretato, che cerca di riflettere su come possa un autore come Bertolt Brecht avere qualcosa da dirci ancora oggi. Una produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale. A seguire, un altro gradito ritorno per la Stagione del Teatro Sociale, pronta ad accogliere nuovamente sul palco Filippo Dini, qui nella doppia veste di regista e interprete, che insieme a Giuliana De Sio affronterà Il Gabbiano, il dramma scritto nel 1895 da Anton Čechov. Una produzione TSV-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
L’anno nuovo si aprirà con l’ultimo lavoro del giovane e apprezzato regista Leonardo Lidi, pronto a dirigere una nuova versione de La gatta sul tetto che scotta del celebre drammaturgo statunitense Tennessee Williams, con Valentina Picello. Con questo allestimento, nella nuova traduzione di Monica Capuani, Lidi porta in scena un drammatico presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere. Il mese di gennaio proseguirà con Sabato, domenica e lunedì, commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, firmata dal regista napoletano Luca De Fusco. Una commedia che ancora oggi risulta molto attuale, poiché racconta di una crisi familiare, di un rapporto logorato dalla convivenza e per questo diventato precario. Una produzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Biondo di Palermo.
A seguire, doppio appuntamento con la danza, che tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio accoglierà sul palcoscenico del Teatro Sociale due importanti compagnie nazionali: prima toccherà al Balletto di Milano con un classico come Cenerentola, balletto in due atti su musica di Gioacchino Rossini (con la coreografia di Giorgio Madia), mentre successivamente la MM Contemporary Dance Company diretta da Michele Merola porterà a Trento la nuova produzione dal titolo The Wall_Dance Tribute, spettacolo che prende vita dallo storico concept album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1979, e dall’omonima pellicola cinematografica di Alan Parker.
Un grande interprete del teatro e del cinema italiano come Alessandro Haber sarà invece il protagonista de La coscienza di Zeno di Italo Svevo nel nuovo allestimento firmato da Paolo Valerio. Un capolavoro della letteratura del Novecento, un romanzo antesignano di respiro europeo, ironico e di affascinante complessità, che nel 2023 ha celebrato i cent’anni dalla pubblicazione. Il mese di febbraio si concluderà con una prima assoluta, uno spettacolo di e con Andrea Pennacchi dal titolo Le Indie de Qua. Fede, potere e superstizione al tempo del Concilio di Trento. Un lavoro scritto da Pennacchi insieme a Marco D’Ambrosio (Makkox), fumettista e volto storico della trasmissione Propaganda Live, che vede tra i produttori anche il Centro S. Chiara, oltre al Teatro Stabile di Bolzano e Galapagos Produzioni. Con le musiche originali dal vivo di Giorgio Gobbo, Pennacchi porta in scena, in forma di monologo, questo racconto che esplora uno dei momenti cruciali della storia europea.
Il mese di marzo si aprirà con un’altra prima assoluta che avrà il volto di Neri Marcorè in un’opera dedicata al Signor G. dal titolo Gaber. Mi fa male il mondo, da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, con la drammaturgia e la regia firmate da Giorgio Gallione: un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario di due grandi autori del teatro e della canzone come Gaber e Luporini. Una produzione Teatro Stabile di Bolzano. Conclusione del mese di marzo affidata a Come gli uccelli, capolavoro drammaturgico del franco-libanese Wajdi Mouawad, tradotto in italiano da Monica Capuani, per la regia di Marco Lorenzi, vincitore del Premio Ubu 2024 come miglior nuovo testo straniero: una riflessione toccante e profonda sull’amore, l’incontro e l’identità.
Il mese di aprile si aprirà in compagnia di un altro gradito ritorno come Marco Paolini, che porterà a Trento la nuova produzione dal titolo Bestiario idrico, spettacolo da lui scritto (insieme a Giulio Boccaletti) e interpretato, dedicato all’acqua. Bestiario idrico parla di fiumi e bestie d'ogni genere, narra storie di vita biologica e sociale legate ai fiumi. Narra dei conflitti e dei contratti che intorno all'acqua dei fiumi hanno dato forma a quel paesaggio che oggi riconosciamo come il nostro. Ultimo appuntamento della Stagione 2025/26 con People, Places & Things del drammaturgo britannico Duncan Macmillan, che vedrà in scena l’attrice Anna Ferzetti, con la regia firmata da Pierfrancesco Favino. Un lavoro che, in modo intenso e frammentato, racconta il percorso di recupero da dipendenze, mescolando il dramma personale a elementi metaforici e teatrali.
Ulteriori informazioni sono disponibili su www.centrosantachiara.it.
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