LBL_ | TRENTO
Più di 40 location sono pronte ad accogliere i 120 film e gli oltre 130 eventi del 72° Trento Film Festival, in programma da venerdì 26 aprile al 5 maggio nel capoluogo trentino. Oltre alle conferme degli spazi ormai iconici come piazza Duomo e piazza Fiera, il Teatro Sociale e il MUSE, entrano nell’orbita del Festival alcune location del tutto inedite come piazza della Mostra, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, HarpoLab e il Giardino del Castello del Buonconsiglio.
La 72a edizione del Trento Film Festival si prospetta estremamente eterogenea e ricca di spunti di riflessione, con ospiti italiani ed internazionali, come gli alpinisti Reinhold Messner, Tamara Lunger, Krzysztof Wielicki, Silvo Karo, la climber iraniana e attivista per i diritti civili Nasim Eshqui, il campione di arrampicata Stefano Ghisolfi, gli scrittori Mauro Corona, Arno Camenisch, Enrico Brizzi, Erri De Luca, Fosco Terzani, Matteo Righetto, gli attori Alessio Boni e Veronica Pivetti, i giornalisti Corrado Augias e Beppe Severgnini, il filosofo Umberto Galimberti, gli esploratori Alex Bellini, Tristan Gooley e Lorenzo Barone.
La seguitissima sezione Destinazione… quest’anno fa viaggiare il pubblico verso l’Irlanda, terra di migrazioni e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dell’irishness, tra cinema, letteratura e ovviamente musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà i successi di “Riportando tutto a casa”, a trent’anni dall’uscita dell’album, dialogando con il giornalista radiofonico John Vignola.
Un Festival che, nella sua edizione 2024, si apre sempre di più a mondi e linguaggi diversi, anche attraverso nuove rubriche come Cincontri, Sete d’infinito e Avventure fuori porta, rinnovando i contenuti di format consolidati come Emozioni tra le pagine, Un’ora per acclimatarsi, Pillole di scienza, e riportando nel programma le apprezzate uscite sul territorio con gli Story trekking.
Molte le masterclass in programma, da un workshop dedicato alle animazioni di Hayao Miyazaki, in occasione dei cinquant’anni di Heidi, fino alla lezione di Massimiliano Nocera, scenografo de Le otto montagne, passando per un laboratorio con Ludovica Basso, in arte Clorophilla, firma del manifesto ufficiale dell’edizione.
Non mancano le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realtà del territorio. Tra i protagonisti, Davide Baldoni, diplomato all’Accademia Disney e dal 1999 illustratore per
Topolino, e il regista Enzo d’Alò, che presenterà il suo ultimo lungometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.
I protagonisti della 72. edizione
Proiezioni dei film selezionati, ma anche incontri con gli autori e i registi, laboratori per bambini e famiglie ed infine, ma non da ultimo, le attesissime serate evento, alpinistiche e non.
«Quest’anno abbiamo provato ad intrecciare ancora di più i tanti fili che dal 1952 ad oggi si snodano nei contenuti, nei linguaggi e nei format della rassegna» spiega la Direttrice del Festival Luana Bisesti. «Cinema e letteratura, documentario e fiction, alpinismo e racconto della montagna vissuta, arte e realtà, musica e silenzi… non vogliamo immaginarli come poli opposti, ma come elementi che si contaminano e si fondono in una rappresentazione corale delle montagne del mondo».
Toccherà al giornalista Beppe Severgnini aprire le danze, con la lectio alla cerimonia di apertura e con lo spettacolo inedito dal titolo Una storia scivolosa. Sul palco del Teatro Sociale, insieme all’attrice Marta Rizi, Severgnini accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso il cambiamento del nostro rapporto con la montagna, in particolare durante la stagione invernale.
Di relazione con la montagna, attraverso le rispettive e differenti avventure, parleranno anche Lorenzo Barone, Alex Bellini (fra i giurati di quest’edizione del Festival) e Alessandro De Bertolini, con Tamara Lunger in veste di moderatrice. Che sia in bicicletta, con gli sci o in kayak, nei loro viaggi i tre avventurieri hanno sempre affrontato terre estreme, affascinanti e difficili, nelle quali ciò che conta di più è conoscere il mondo per diventare, infine, Esploratori di se stessi.
Ad affrontare un tema analogo sarà il filosofo Umberto Galimberti, che in occasione del centenario dell’istituzione Museo del Castello del Buonconsiglio parlerà al pubblico del significato nascosto dietro il motto "Conosci te stesso", attualizzando il messaggio di questa celebre frase, che troviamo incisa nel cinquecentesco specchio marmoreo nella Loggia veneziana.
L’esplorazione di sé e del proprio personale cambiamento sarà anche al centro di uno dei più attesi appuntamenti previsti nella rassegna Cincontri: quello con lo scrittore Erri De Luca, che rifletterà – accompagnato da Fausto De Stefani – sul legame fra vecchiaia e frequentazione della montagna, fulcro del corto che lo vede protagonista, L’età sperimentale.
E tra chi, frequentandola ai massimi livelli, in montagna ci è cresciuto ed invecchiato, non si possono non citare gli alpinisti Reinhold Messner, protagonista della serata che celebrerà i quarant’anni dell’impresa che nel 1984 lui e Hans Kammerlander compirono sul Gasherbrum I e II e che vedrà la proiezione della versione restaurata dell’edizione italiana del film La montagna lucente (Gasherbrum - Der leuchtende Berg) di Werner Herzog - in collaborazione con Enervit, VIGGO e Werner Herzog Film-, e Krzysztof Wielicki, conquistatore della prima ripetizione invernale dell'Everest, impresa che sarà raccontata durante la presentazione del suo libro “In solitaria. La mia salita” (Corbaccio).
Ma anche Silvo Karo, il cui racconto delle proprie leggendarie ascensioni sarà al centro dell’evento Light and fast alla Sala della Filarmonica, ed Elio Orlandi, per il quale a contare davvero non è tanto la parete di roccia in sé, ma i Legami - titolo della serata che lo vedrà protagonista con luoghi e persone diversi, incontrati proprio grazie all’alpinismo. A celebrare i suoi primi cinquant’anni di attività, sul palco del Teatro Sociale ci sarà anche l’attore Alessio Boni, in uno spettacolo fatto di racconti, ospiti e musica.
Un altro cinquantesimo anniversario da festeggiare in grande stile è quello del Premio ITAS del Libro di Montagna: lo si farà durante un evento che vedrà come madrina della serata l’attrice e conduttrice Veronica Pivetti, con la partecipazione straordinaria di Corrado Augias, illustre voce del panorama culturale e letterario italiano.
Restando in tema letterario, chiuderà la dieci giorni di Festival il gradito ritorno di Mauro Corona, nella serata finale in cui sarà presentato il nuovo libro dell’autore e scultore ertano, “Le altalene” (Mondadori): un racconto poetico e densissimo dove Corona lascia libero sfogo al flusso dei ricordi, concedendosi al lettore con assoluta e generosa sincerità.
Tanti anche gli appuntamenti che porteranno il pubblico ad immergersi nella storia, nelle tradizioni e nelle sonorità dell’Irlanda, Paese protagonista della sezione Destinazione.… Si comincia con Cisco dei Modena City Ramblers, in dialogo con il critico musicale e giornalista radiofonico John Vignola nell’ultima tappa del tour celebrativo per i trent’anni del disco “Riportando tutto a casa”. Sarà l’occasione per viaggiare attraverso i variegati suoni della musica irlandese che hanno ispirato la band emiliana, dagli U2 ai Cranberries, ripercorrendone così le influenze Irish folk.
Due gli appuntamenti musicali in collaborazione con il Museo etnografico trentino di San Michele: il workshop-concerto con il Trio O'Carolan condotto dal musicologo Renato Morelli, per scoprire gli strumenti e le antiche tradizioni musicali d'Irlanda, e Tree. Music & Song from Ireland, un concerto di musica irlandese con il pluripremiato ensemble Birkin Tree.
Oltre alla musica, spazio anche alla letteratura: lo scrittore Antonio Bibbò, durante la presentazione del suo libro “Spiriti santi ed eroi” (Feltrinelli), condurrà per mano il pubblico in un dedalo di racconti ancora in grado d’incantare il lettore moderno, permettendogli di affacciarsi su un mondo allo stesso tempo familiare e ricco di mistero.
Simboli, personaggi, canzoni e pratiche sono anche protagonisti dell’incontro Irishness e dove trovarla, pensato in collaborazione con Fondazione Museo Storico del Trentino, cucito attorno ad una domanda cruciale: come fa un Paese ad entrare nell’immaginario collettivo?
Il programma completo è disponibile su www.trentofestival.it.
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