Accanto alla cerimonia online che sarà trasmessa domenica 25 aprile sul sito del Comune di Trento, la Fondazione Museo storico del Trentino, in occasione dell'anniversario della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazi-fascista, riporta l'attenzione su alcuni progetti strettamente legati al tema del secondo conflitto mondiale e della Resistenza.
Il 25 aprile 2021 ricorre il 76° anniversario della Liberazione; il Comune di Trento, nel rispetto della situazione attuale, trasmette online la consueta cerimonia alla quale intervengono il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il commissario del Governo Sandro Lombardi, il presidente Anpi del Trentino Mario Cossali e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi.
In occasione di questa ricorrenza, che costituisce un momento fondante del percorso democratico che ha portato alla nascita della Repubblica italiana e all’approvazione della Costituzione, la Fondazione Museo storico del Trentino desidera richiamare l'attenzione su alcuni materiali e progetti legati al tema della seconda guerra mondiale e della Resistenza.
Innanzitutto il portale “Archivio online del Novecento trentino” (http://900trentino.museostorico.it/) che ospita il Censimento dei militari trentini nella seconda guerra mondiale (https://bit.ly/2P9YO0A). Un progetto che ha lo scopo non solo di stabilire la partecipazione “numerica” dei soldati trentini ma anche di mettere a disposizione i principali dati biografici e l’esperienza in guerra di coloro che combatterono nelle cosiddette «guerre del fascismo».
Attualmente i militari censiti nella banca dati sono più di 30.000. Biografie e vicende che consentono di guardare alla storia della Resistenza trentina attraverso una nuova prospettiva. Tra le schede biografiche raccolte troviamo quelle degli oltre 6.000 dei circa 10.000 trentini internati nei lager nazisti all’indomani dell’8 settembre 1943, simbolo della Resistenza senz'armi alla guerra nazifascista. Altri 3.000 circa sono coloro che invece si opposero ai tedeschi nelle giornate dell'armistizio, che continuarono a servire nelle forze armate del governo monarchico del Sud al fianco degli Alleati o che, dopo alterne vicende, militarono nelle formazioni partigiane all'estero (Grecia, Jugoslavia, Francia) e in Italia, sia in Trentino sia in altre regioni.
Anche quella degli sbandati è una categoria per troppo tempo sottostimata, i circa 10.450 sbandati danno forma e solidità a una sorta di resilienza diffusa al Terzo Reich e a una guerra che aveva ormai mostrato il suo volto più spietato.
Il Censimento intende anche favorire il coinvolgimento della collettiva nella costruzione di archivi e di memorie promuovendo una stretta collaborazione tra la Fondazione e la cittadinanza. Gli utenti che visitano il sito possono infatti diventare co-protagonisti del database arricchendolo con documenti in loro possesso (fotografie, lettere, diari, oggetti) legati all’esperienza di guerra. L'obiettivo è quello di dare voce e un volto alle migliaia di trentini che hanno partecipato al secondo conflitto mondiale. Più in generale, questo progetto vuole stimolare nuove forme di condivisione, d’interazione e di partecipazione pubblica al racconto della storia.
Anche il progetto “Storia Edu” pensato e realizzato dall'Area educativa della Fondazione – una serie in continuo aggiornamento di videolezioni e strumenti online dedicati al mondo della scuola, ma utili anche per tutti coloro che si interessano di argomenti storici –, prevede alcuni format dedicati al tema della seconda guerra mondiale e della Resistenza.
In particolare si segnalano i programmi “Storia in 5 mosse” che ripercorre, con la partecipazione dell'attore Nicola Sordo, le politiche aggressive del Terzo Reich e dei suoi alleati che portarono nel 1939 allo scoppio del conflitto più sanguinoso della storia umana, e “Accadde quel giorno” dedicato all'eccidio del 28 giugno 1944 a Riva del Garda, in cui un gruppo di ragazzi in contatto con l'organizzazione politica della Resistenza, viene tradito e ucciso.
Tutti questi materiali sono visibili sul canale Youtube della Fondazione www.youtube.com/museostorico
Ufficio stampa Fondazione Museo storico del Trentino
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