Primo incontro esplorativo tra il Coordinamento Imprenditori e il nuovo cda di Trentino Marketing. Ne seguiranno altri.
Il marketing territoriale non riguarda solo il comparto turistico, ma investe tutto il contesto (economico, sociale, ambientale) del territorio. Per questo è opportuno un confronto costante con gli attori che contribuiscono a creare uno “stile di vita” attrattivo per gli ospiti.
Il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola: a breve il piano strategico. L’Ad Maurizio Rossini: stiamo ragionando sulla promozione integrata.
I presidenti delle categorie economiche: “tavoli” semplificati e concretezza. Serve il contributo di tutte le imprese (grandi e piccole) per rendere attrattivo il nostro territorio.
Trento, 20 ottobre 2021 – Se l’addetto al distributore di carburante tratta male un turista, il ricordo negativo di quell’esperienza si estenderà all’intera vacanza. Per dire che nella costruzione di un Trentino accogliente – per i turisti ma anche potenziali lavoratori disposti a trasferirsi qui – è necessario che ogni componente della comunità sia consapevole di far parte integrante della filiera dell’ospitalità.
Che quindi non interessa solo le imprese direttamente collegate al turismo, ma tutti i soggetti (artigianato, servizi, industria, cooperazione) che a vario titolo sono impegnati a creare uno stile di vita, un clima favorevole e attrattivo per gli ospiti che decidono di passare un po’ del loro tempo sul nostro territorio.
È questo il senso di un incontro (il primo con il nuovo cda di Trentino Marketing) che si è svolto i presso la Federazione trentina della Cooperazione, presidenza di turno del Coordinamento Imprenditori. Presenti i rappresentanti delle categorie economiche e il consiglio di Trentino marketing al completo.
La riunione si è svolta alla vigilia della presentazione del piano operativo e strategico. “Una opportunità – ha detto il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola – per valorizzare il marchio Trentino non solo rispetto al turismo e ambiente, ma anche imprenditorialità di qualità e sostenibile”.
Per l’ad Maurizio Rossini Trentino Marketing è impegnata a sostenere in modo duraturo il nostro turismo. “Per questo – ha affermato - alla promozione abbiamo associato l’attività di produzione agroalimentare, sport e cultura. Esistono aziende di grandissima qualità con grande capacità competitiva nel mondo. Il Trentino è riconosciuto all’esterno per suoi valori forti, c’è spazio per lavorare assieme su questi valori, perché sono anche quelli delle nostre imprese”.
Imprese che in Trentino sono molto diverse tra loro, per dimensioni e attività, e tuttavia insieme contribuiscono a rendere il territorio accogliente, ospitale e attrattivo per chi decide di trascorrere qualche giorno del proprio tempo libero.
Per Marco Segatta, presidente dell’associazione Artigiani, la promozione turistica è sempre stata più orientata alle categorie del turismo.
“Chiediamo di ascoltarci – ha detto Renato Villotti di Confesercenti -. Per far sì che cresca il turismo, occorre anche la collaborazione delle imprese, piccole e grandi”.
L’eterogeneità dimensionale delle imprese è peculiare del nostro territorio – ha affermato Fausto Manzana, presidente Confindustria Trento - ma il Trentino potrebbe ambire alla leadership sulla sostenibilità, anche nei confronti dell’Alto Adige. Il contributo diretto del turismo sul Pil in Trentino è di 1,3 miliardi, quello dell’Alto Adige è di 2,5. Di strada ne abbiamo da fare tanta.
Sulla stessa linea Giovanni Profumo, direttore di Confcommercio Trentino. ”L’accoglienza la facciamo tutti, non solo un buon albergo o ristorante, ma tutto il territorio: camerieri, commesse, benzinai, vigili urbani, eccetera”.
Ciò che ci accomuna – ha dichiarato Italo Monfredini, vice vicario di Federcoop intervenuto in rappresentanza del presidente del Coordinamento Imprenditori Roberto Simoni - è di vivere in un territorio particolare, in un contesto di autonomia, ad alta qualità della vita. Una provincia che potrebbe attirare in Trentino non solo turisti ma anche persone disponibili a trasferirsi per lavorare”.
Ma occorre parlare lo stesso linguaggio, avendo bene in mente gli stessi obiettivi. Il tema della comunicazione (esterna ma anche interna) interpella ogni attore della filiera dell’ospitalità, che deve parlare lo stesso linguaggio, affinché la voce che esce dal Trentino sia coerente e uniforme
Il direttore di Confindustria Trento Roberto Busato ha raccomandato concretezza, anche al tavolo dell’internazionalizzazione: “serve semplificare, la missione tra turismo e internazionalizzazione è la stessa”.
Per Alessandro Ceschi, direttore di Federcoop, serve coerenza, esterna e interna. E qualità delle strutture ricettive, prima che quantità.
Come Federazione – ha detto Ceschi - abbiamo partecipato ad una cordata che ha vinto il bando provinciale per l’e-commerce. Deve diventare la piattaforma di tutti. Anche il progetto della cooperazione di realizzare strutture per il co-working nelle zone turistiche va visto come sistema, non come singole iniziative.
Infine, è opportuno ragionare sul tema del turismo per soggetti portatori di disabilità. Questo è anche un elemento di mercato da tenere in considerazione”. Sollecitazioni cui hanno risposto positivamente i consiglieri di Trentino Marketing Luciano Rizzi (“stiamo pensando a un consorzio delle Apt”), Ilaria Dalle Nogare (“Serve orgoglio di appartenenza ad un sistema che funziona”, Elisa Maccagni (“In Trentino marketing ci sono le competenze per lavorare insieme”.
Ufficio stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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