Festa ad Ala dei soci della Cantina Sociale per il lancio dell’ultimo nato della collezione “Musivum”, il Marzemino Trentino Doc Superiore 2017, prodotto in appena 2483 bottiglie di assoluta esclusività, con un evento nella splendida cornice di Palazzo Taddei.
La varietà autoctona più prestigiosa della Vallagarina celebrata da Mozart rappresenta ancora oggi il simbolo di una viticoltura di alto livello qualitativo, che i soci della cantina di Ala hanno interpretato in maniera originale e innovativa, frutto della partnership di successo con il Gruppo Mezzacorona.
Il progetto “Musivum”, traduzione latina di mosaico, è un percorso di valorizzazione territoriale delle eccellenze enologiche trentine del Gruppo Mezzacorona, che finora ha visto la presentazione di quattro “gemme”: il Müller Thurgau Trentino Doc Superiore, il Pinot Grigio Trentino Doc Superiore, lo Chadonnay Alto Adige Doc (della Kellerei Salurn, anch’essa come Ala partner del Gruppo Mezzacorona) e il Gewürztraminer Trentino Doc Superiore.
Grande orgoglio è stato espresso dal Presidente della Cantina Sociale di Ala, Lino Trainotti – a cui il presidente del Gruppo Mezzacorona Luca Rigotti ha donato la bottiglia numero 1 - che ha ringraziato i soci per l’impegno nella coltivazione dei vigneti che hanno permesso di raggiungere questo prestigioso risultato, in stretta sinergia con il Gruppo Mezzacorona, così come il sindaco di Ala Claudio Soini ha espresso la soddisfazione della comunità locale per questo ulteriore contributo di valorizzazione del territorio, già molto rinomato per la sua tradizione dei velluti e per gli eventi culturali proposti con successo in questi anni.
L’obiettivo di Musivum, come ha voluto puntualizzare il Presidente del Gruppo Mezzacorona Luca Rigotti, quello di esaltare proprio in questo “mosaico di vigneti” la ricchezza del territorio trentino, dei frammenti straordinari che per posizione, terreno, gestione, possono essere considerati come delle vere e proprie “pietre preziose” incastonate nel tessuto viticolo gestito dai viticoltori del Gruppo Mezzacorona in tutta la provincia, ed in Vallagarina grazie al Marzemino.
Franco Marzatico, già Direttore del Castello del Buonconsiglio e Dirigente dei Beni Culturali della Provincia di Trento, ha voluto celebrare il fortunato abbinamento tra bellezze architettoniche, di cui è esempio proprio Palazzo Taddei, la musica di Mozart ed il vino Marzemino, fusi in un’unica armonia che esalta la bellezza dell’arte e la passione per la vita e per la convivialità gioiosa.
Ai tecnici Umberto Pichler e Matteo Covazzi è toccato il compito di presentare il progetto “Musivum” sia da un punto di vista agronomico che enologico, evidenziando le specificità viticole di un vino come il Marzemino, che ha trovato nella Vallagarina il suo ambiente perfetto.
Avviato con la vendemmia 2015, il progetto “Musivum” ha visto coinvolti viticoltori e vigneti distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino: Piana Rotaliana, Colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Vallagarina, Ala.
Produzione di stretta nicchia, che sottende ad un grande lavoro di ricerca e sperimentazione compiuto dagli agronomi ed enologi di Mezzacorona, dalla coltivazione dell’uva fino alla messa in bottiglia.
In particolare, sono state impostate una raccolta ed una gestione differenziata dal resto della produzione dedicando particolare attenzione all’epoca di raccolta e alle tecniche di vinificazione.
Da questa cura certosina, sono nati vini caratterizzati da una qualità all’altezza della migliore tradizione Mezzacorona, ma con il valore aggiunto dell’unicità e originalità del prodotto, grazie ad un sempre più stretto legame con i vigneti di origine delle uve tra i più vocati in assoluto.
Nello stesso tempo, si pone grande impegno nel promuovere costantemente il valore della sostenibilità e della Certificazione ministeriale SQNPI come garanzia di salubrità e affidabilità della produzione a vantaggio dei consumatori.
Ufficio stampa Federazione Trentina della Cooperazione
MARZEMINO “MUSIVUM” TRENTINO DOC SUPERIORE 2017:
SCHEDA TECNICA
Nella parte più a sud della valle dell’Adige trentina, dove le Piccole Dolomiti e la catena del Baldo accompagnano il lago di Garda nella sua espansione verso la pianura veneta, si collocano i vigneti della cantina di Ala; una terra ricca di memorie, che fu teatro di contese tra l’impero austriaco e la serenissima repubblica di Venezia.
Fu proprio grazie a queste relazioni e ai conseguenti scambi commerciali delle genti che la popolavano che il Marzemino giunse in questa terra dalla lontana e suggestiva Asia minore.
Sui migliori terreni creati dall’azione erosiva e di trascinamento dei ghiacciai, che durante il loro passaggio hanno formato dolci colline e promontori fertili, e nelle migliori esposizioni facilitate dal particolare orientamento delle vallate, viene coltivata l’uva Marzemino, che riesce in questo modo a esprimere al massimo la sua potenzialità, raggiungendo la giusta maturazione, creando vini con gentilezza di profumi e armonia di sapori.
Allevato nella classica pergola trentina, il Marzemino è un vitigno che necessita di potature lunghe e i suoi giovani, verdi germogli sono molto fragili e sensibili all’effetto del vento.
Solo l’abile lavoro del viticoltore, attraverso un paziente lavoro di legatura e sistemazione dei tralci, riesce a selezionare i migliori germogli per la produzione dell’uva.
Vendemmia 2017 e appassimento
Raggiunta la maturazione, la metà dei grappoli di uva Marzemino viene raccolta rigorosamente a mano, controllata e adagiata delicatamente in apposite cassettine per iniziare il periodo di appassimento in cella, a temperatura e umidità controllate. Le uve si evolvono e maturano ulteriormente per diversi mesi, attraverso il naturale processo di appassimento, sviluppando note e sentori che doneranno al vino armonia e ricchezza.
Per l’altra metà dei grappoli, si spinge al massimo la maturazione naturale prima dell’arrivo delle piogge, per poi vendemmiare a mano e pigiare.
Pressatura
La pigiatura delle uve fresche è molto lenta e delicata, per non rompere completamente gli acini, ma lacerarli solamente in modo da prolungare la successiva fermentazione.
La pigiatura delle uve passite avviene nel tardo autunno, dopo i mesi trascorsi ad appassire in fruttaio. Data la consistenza degli acini, si procede ad una “sgranellatura”: il poco succo che si libera sarà la base su cui i lieviti inizieranno la loro lentissima fermentazione.
Fermentazione
La fermentazione delle uve fresche: dopo due notti di sosta a 8°C il pigiato viene inoculato con lieviti specifici che ne andranno ad esaltare le caratteristiche organolettiche tipiche del vitigno. La fermentazione è lenta a temperatura controllata e i rimontaggi sono brevi ma frequenti.
La fermentazione delle uve passite: l’aggiunta dei lieviti selezionati avviene immediatamente, anche se la temperatura del mosto è piuttosto bassa data la stagione (7-9°C). La fermentazione è lentissima e può durare anche delle settimane, durante questo periodo il vino estrae le migliori componenti dalla buccia e dai vinaccioli elevando la sua struttura e la sua ricchezza aromatica e caratteriale.
Affinamento
Dopo la fermentazione malolattica, le due componenti riposano e sedimentano per alcuni mesi prima di trasferirne una parte in botti di rovere. Al momento dell’assemblaggio, le varie componenti vengono unite per prepararsi all’imbottigliamento e alla successiva fase di affinamento in bottiglia.
Note organolettiche
Vino dalla personalità unica e riconoscibile, si esprime con un intrigante profilo aromatico che spazia dal frutto maturo e caldo, tendente ad aromi di passito quali prugna e marasca, a una speziatura fatta di eucalipto e coriandolo con contorno di note balsamiche e di mandorla. Al palato offre una struttura fitta, ma delicata e una freschezza di frutto in retrogusto che lo rende un grande rosso.
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