Dopo la notizia dei giorni scorsi relativa al completamento dell’iter di approvazione del progetto definitivo del primo lotto della A31 Nord in territorio veneto da parte di A4 Holding, in barba alla sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2019 che – accogliendo un ricorso del Comune di Besenello – annullava l’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada A31 Valdastico nord rilevando che il primo lotto funzionale in esame risulta privo di autonomo significato se non incluso in un progetto complessivo ed unitario, ora è il turno della Giunta della Provincia Autonoma di Trento aggiungere un nuovo capitolo alla folle – almeno per il Trentino e per i trentini - storia della Valdastico.
In data 19/06/2020 la Giunta provinciale ha infatti adottato una delibera avente ad oggetto proprio il collegamento della Valdastico e che prevede da un lato l’avvio di una procedura di variante al Piano Urbanistico Provinciale (PUP) e dall’altro l’approvazione di un atto aggiuntivo al Documento conclusivo di data 9 febbraio 2016 del Comitato paritetico tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Regione del Veneto e Provincia Autonoma di Trento concernente il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto, al quale nei mesi scorsi avevamo più volte chiesto accesso ma che invece – scopriamo ora – proprio non esisteva.
Lo scopo della variante al PUP è quello di inserire nella pianificazione provinciale la previsione del collegamento tra Veneto e Trentino con sbocco a Rovereto sud. Il PUP prevede infatti che per quanto riguarda i nuovi collegamenti viabili da realizzare nell’ambito dei corridoi infrastrutturali, e che richiedono l’intesa tra la Provincia, lo Stato e altri enti territoriali, l’assenso della Provincia è prestato previa valutazione strategica sull’ipotesi progettuale di massima, da condurre in coerenza con i contenuti del PUP e assicurando le forme di partecipazione previste da tale procedura di valutazione. Ad oggi però l’unica soluzione ipotizzata dal PUP per il collegamento verso est è quella attraverso la Valsugana, che la Giunta Fugatti ha fin da subito abbandonato preferendo l’ipotesi di un collegamento autostradale a sud di Rovereto, allo scopo non meglio verificato di “riqualificare l’assetto produttivo ed economico della Vallagarina” e rinunciando così definitivamente a cercare delle soluzioni ai problemi viabilistici della Valsugana.
Prima ancora di capire la fattibilità dell’ipotesi progettuale e di svolgere un’analisi costi-benefici rispetto allo studio preliminare prodotto nei mesi scorsi dalla concessionaria dell’A4 - che abbiamo divulgato grazie ad una nostra istanza di accesso agli atti – la Giunta decide quindi ora di avviare una variante del principale strumento di pianificazione del nostro territorio, per altro con tempi di pubblicazione e partecipazione ridotti rispetto al passato proprio a causa di un emendamento presentato lo scorso anno dall’attuale maggioranza e finalizzato a tagliare fuori il più possibile cittadini ed enti locali da questo processo. Al fine dell’adozione della variante la Giunta provinciale dovrà comunque adottare un documento preliminare, da sottoporre al Consiglio delle Autonomie Locali, al Consiglio provinciale, ai Comuni e alle Comunità, cioè gli stessi Comuni e Comunità che già in massa e spesso in modo unanime hanno espresso la più ferma contrarietà all’ipotesi di collegamento autostradale con la Valdastico a Rovereto sud.
La delibera della Giunta autorizza inoltre il Presidente Fugatti a sottoscrivere un Atto aggiuntivo al Documento conclusivo di data 9 febbraio 2016 del Comitato paritetico tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Regione del Veneto e Provincia Autonoma di Trento concernente il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto. Il Comitato paritetico aveva infatti individuato lo scenario di collegamento tra Veneto e Trentino maggiormente rispondente agli obiettivi strategici europei, nazionali e locali nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale tra la Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, attraverso una viabilità ordinaria. Scenario completamente stravolto dalla Giunta leghista che già nel 2019 ha chiesto al Comitato un’analisi e un approfondimento in ordine allo scenario di un collegamento autostradale attraverso le Valli del Leno con sbocco a Rovereto sud. Richiesta ribadita ora con questo atto aggiuntivo al “Documento Conclusivo” del Comitato Paritetico.
Ancora una volta emerge quindi l’atteggiamento autoreferenziale, miope ed arrogante di una Giunta che sulla Valdastico sta facendo da quasi due anni annunci e dichiarazioni prive di ogni senso, prive di supporto scientifico ed economico e pure prive di ogni fondamento giuridico, percorrendo una soluzione osteggiata da tutti gli attori territoriali e dalle comunità locali e che rischia di causare effetti devastanti per il Trentino. Con la variante al PUP la Giunta Fugatti cerca da un lato di dare un fondamento giuridico a due anni di sparate e dall’altra proseguire nella sua campagna elettorale permanente, senza aggiungere motivazioni senza affrontare nessun nodo tecnico, viabilistico o ambientale.
La Valdastico ovunque esca resta un’opera inutile, superata, incoerente con il migliore futuro di questa terra utile solo al rinnovo di una concessione autostradale e a chi incassa i profitti che questa genera.
Mi appello in tal senso a tutte le Amministrazioni locali della Vallagarina - e non solo - affinché vigilino costantemente sull’operato della Giunta provinciale e ribadiscano ancora una volta, come peraltro già fatto a più riprese, un forte no al collegamento della Valdastico a partire dal l’insostenibile ipotesi di Rovereto sud, anche informando e coinvolgendo i propri concittadini.
Alessio Manica
Consigliere provinciale del Partito Democratico del Trentino
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