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Prende avvio, venerdì 23 giugno alle 17 con l’inaugurazione della mostra “L’ombra dell’unicorno. Il rinoceronte tra passato, presente e futuro” la stagione estiva del Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, la sede del MUSE dedicata alla geologia e alla storia delle Dolomiti. Oltre all’esposizione, per la quale sono stati sviluppati alcuni inediti percorsi di visite guidate ed esperienze laboratoriali, l’estate del museo è arricchita di escursioni sul territorio, visite guidate, teatro scienza, proiezioni cinematografiche, laboratori e l’imperdibile opportunità della Nanna al Museo, per trascorrere un’intera nottata dormendo, come sassi, tra fossili e minerali.
LA MOSTRA
“Toby” è il nome di un rinoceronte. Per un pachiderma di quasi due tonnellate è un nome forse un po’ curioso, ma Toby non era un rinoceronte qualunque. È stato il rinoceronte bianco meridionale, Ceratotherium simum simum, che ha vissuto più a lungo all’interno di una struttura zoologica in Europa: è morto all’età di 54 anni e 47 li ha passati come gradito e coccolatissimo ospite al Parco Natura Viva di Bussolengo. Oggi, Toby è il fulcro attorno a cui ruota la mostra “L’ombra dell’unicorno” che – dopo una prima esposizione al MUSE – giunge al Museo geologico delle Dolomiti, a Predazzo.
Fino al 2021, quando è morto spontaneamente di vecchiaia, per i milioni di persone che hanno visitato il parco, Toby è stato una presenza costante, un gigante pacifico e rassicurante, un ambasciatore della propria specie e dei problemi di conservazione legati al controverso rapporto dell’uomo con questi mammiferi imponenti e arcaici. Donato al MUSE con l’obiettivo di far proseguire la sua storia e far arrivare ancora il suo messaggio ai tanti visitatori del museo, Toby è stato tassidermizzato e ora si mostra all’interno di un’esposizione che il MUSE gli dedica dal titolo emblematico “L’ombra dell’unicorno”.
La mostra temporanea, visitabile dal 24 giugno 2023, è dedicata ai rinoceronti: alle cinque specie attuali e alle numerose specie fossili. Una sezione del percorso racconta il ruolo che questa specie ha avuto nell’immaginario degli antichi e l’esotismo che ha alimentato nel mondo occidentale. La narrazione si conclude con un approfondimento sull’assoluta mancanza di senso dello spietato mercato che gira attorno al bracconaggio di rinoceronti e al presunto uso farmacologico della polvere ricavata dal loro corno.
Presentato in tutta l’imponenza che caratterizzava gli anni migliori della sua vita, Toby è l’icona della mostra e il punto di partenza per innumerevoli narrazioni: storie, a volte individuali, spesso collettive, che portano in luce la suggestione esercitata dai rinoceronti lanosi sugli artisti Paleolitici dell’ultima “era glaciale”, scandagliano il mito dell’unicorno nelle culture del bacino del Mediterraneo, fanno rivivere il senso di spettacolarità esotica con cui quest’animale (come anche l’elefante) veniva percepito dai pochi che nel Rinascimento e nei secoli passati avevano la fortuna di vederlo. Racconti che provano a indagare la deleteria passione Otto-Novecentesca per i safari di caccia che hanno sterminato tanti grandi animali africani e asiatici e, infine, rappresentano in tutta la sua assurda e brutale insignificanza le facce del fenomeno globale del “mercato del rinoceronte”. Una pratica che sta portando cinque maestose specie animali sull’orlo dell’estinzione.
Nella sua nuova veste di animale totemico, appartenente alle collezioni del Muse di Trento, Toby ha ancora tanto da raccontare.
La mostra – a cura di Osvaldo Negra e Alessandra Pallaveri del MUSE - nasce da una collaborazione tra il MUSE e il Parco Natura Viva di Bussolengo (VR) e consiste principalmente di reperti, immagini fotografiche e video narrativi.
LE ATTIVITÀ IN CALENDARIO
Oltre alle attività in calendario, che ricalcano i temi della geologia e nascita delle Dolomiti, con un occhio di riguardo alla flora e natura alpina, in occasione della mostra sono state sviluppate alcune specifiche proposte a tema rinoceronte/estinzione. In particolare, le attività portano a conoscere questi animali a livello morfologico e di habitat, approfondendo il processo di estinzione che ha già colpito alcune specie di rinoceronti, tra gli animali più grandi e apparentemente invulnerabili ma, al contempo, molto fragili e in pericolo.
Queste le proposte:
> Visita alla mostra “L’ombra dell’unicorno”. 11 e 25 luglio, ore 10 e ogni lunedì di agosto, alle 17. Attraverso Toby, un meraviglioso esemplare tassidermizzato di rinoceronte bianco, si scoprirà la bellezza e la vulnerabilità dei rinoceronti asiatici e africani, la loro importanza per l'ecosistema e i pericoli che li minacciano di estinzione.
> Un rinoceronte tra le Dolomiti. 8, 22 luglio, ogni sabato di agosto e il 2 settembre, alle 17. Laboratorio dedicato a bambine e bambini da 6 a 12 anni, per conoscere il maestoso rinoceronte.
> Baby Geolabs: 28 giugno, 12 e 26 luglio e ogni mercoledì di agosto, ore 15. Per bambine e bambini da 3 a 5 anni. Laboratorio nella sala mostre temporanee, con i rinoceronti attorno, a partire da una lettura a tema. Osservare da vicino il rinoceronte bianco non è una esperienza da poco. Ci soffermeremo sulle parti del corpo di questo grande “unicorno” e proveremo a fare un’opera d’arte con la tecnica del collage.
Il calendario aggiornato degli eventi è pubblicato su Calendar | Muse.
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