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È in programma il 1° giugno nella Badia San Lorenzo a Trento il primo appuntamento della rassegna “Discanto: Rassegna internazionale di musiche popolari” giunta quest’anno alla II° edizione.
Alle 21 infatti il Coro Accademico Byzantion, magnifico interprete del canto bizantino, proporrà un concerto di grande fascino della “sacra monodia di tradizione millenaria”. Il giorno successivo, domenica 2 giugno, sempre a Trento nella Chiesa di San Marco adibita al culto ortodosso dal 2003 alle 9 il Coro Byzantion accompagnerà la divina liturgia di San Giovanni Crisostomo. Direttore artistico della rassegna internazionale di musica popolare “Discanto” è Renato Morelli.
L’ingresso è libero e gratuito.
La rassegna
Obiettivo della II° edizione di “Discanto. Rassegna internazionale di musica popolare” è ri-scoprire le tradizioni corali millenarie e le nostre stesse radici musicali già riconosciute dall’UNESCO e iscritte nella lista dei Patrimoni immateriali dell’Umanità. Per questa nuova edizione della rassegna, che lo scorso anno riscosse notevole successo di pubblico e di critica, il METS e il direttore artistico Renato Morelli oltre agli incontri con alcuni fra i più importanti repertori polifonici tradizionali ‘a cappella’ del patrimonio etnofonico internazionale, propongono alcuni workshop di canto popolare, tenuti dagli stessi artisti protagonisti della Rassegna e rivolti al vasto mondo della coralità trentina. Altra novità riguarda i luoghi: mentre il concerto del sabato sera si tiene, ad eccezione del primo, nel Chiostro del METS, la domenica si replica in luoghi diversi : il Museo Ladino di Vigo di Fassa, il Museo provinciale della caccia e della pesca di Castel Wolfsthurn - Mareta, Alto Adige, la chiesa di S. Antonio a Pelugo (in collaborazione con il Centro studi Judicaria) e la chiesa di Santa Caterina a Vermiglio (in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Centro Studi Val di Sole). Nella Corte del Museo, dopo i concerti al METS, momenti conviviali con degustazione di prodotti tipici. Inoltre, come lo scorso anno, il 28 giugno sarà organizzata una cena georgiana, con la partecipazione dell’ensemble Margaliti di Tbilisi che il 29 si esibirà al METS e il 30 giugno al Museo provinciale della caccia e pesca di Castel Wolfsthurn - Mareta Alto Adige.
Il canto bizantino è iscritto nella Lista dei ‘Patrimoni immateriale dell’Umanità’ dal 2019, e così recita la motivazione: “Essendo un'arte vivente che esiste da più di 2000 anni, il canto bizantino è una tradizione culturale significativa e un sistema musicale completo che fa parte delle tradizioni musicali comuni sviluppate nell'impero bizantino. Evidenziando e valorizzando musicalmente i testi liturgici della Chiesa greco-ortodossa, è indissolubilmente legato alla vita spirituale e al culto religioso. Quest'arte vocale è incentrata principalmente sulla resa del testo ecclesiastico; probabilmente, il canto esiste a causa della parola (logos), poiché ogni aspetto della tradizione serve a diffondere il messaggio sacro. Tramandata oralmente di generazione in generazione, le sue caratteristiche principali sono rimaste inalterate nei secoli: musica esclusivamente vocale, monodica, codificata in un sistema a otto modi o otto toni. Il canto utilizza diverse tipologie di ritmo per accentuare determinate sillabe o specifiche parole. Oltre al suo utilizzo liturgico, il canto bizantino viene praticato da musicisti, coristi, compositori, musicologi, che contribuiscono al suo studio, esecuzione e diffusione”.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.museosanmichele.it.
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